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Impegno da parte della Regione Puglia su Politiche Attive e Lavori di Pubblica Utilità per i Lavoratori ILVA in Amministrazione Straordinaria

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Alla presenza del Presidente della task force regionale per l’occupazione Leo Caroli coadiuvato dalla Sezione lavoro della regione, si è svolto questo pomeriggio l’incontro con le OO.SS. per fare il punto sulla situazione deli Lavoratori dell’ILVA in Amministrazione Straordinaria.

Il tavolo, sospeso tempo addietro anche a causa della crisi pandemica, ha voluto essere il momento per ricomporre un quadro di riferimento per discutere delle politiche attive su base regionale (CIGS) e predisporre tutte le attività formative per gli stessi lavoratori con la possibilità dei di utilizzate tali risorse per lavori di pubblica utilità, ricordando che la platea interessata è composta di circa 1500 lavoratori tra cui è possibile reperire professionalità di eccellenza.

Proprio su questo aspetto, la Segreteria Provinciale della UGL Metalmeccanici, rappresentata da Alessandro Dipino, ha sottolineato che “tali eccellenti maestranze, siano da oltre un anno in Cassa Integrazione Straordinaria, con pesanti ripercussioni sotto il profilo economico, morale e psicofisico e ai quali è necessario restituire la dignità di lavoratori.”

La Regione Puglia, attraverso la Dott.ssa Angela Di Domenico, Dirigente Del Servizio delle Politiche Attive per il Lavoro ed il dott. Leo Caroli, si sono presi l’impegno di garantire, entro 30 giorni, la rimodulazione delle risorse già stanziate nel 2019, pari a 10 milioni di euro e quindi riprendere il percorso interrotto.

Inoltre, con una convocazione ad hoc, la stessa Regione Puglia si farà promotrice verso il MISE di un progetto condiviso con le OO.SS. volto all’attivazione di attività di pubblica utilità, per le quali il Ministero dovrà individuare le risorse finanziarie specifiche e poter garantire un livello di reddito adeguato e decoroso, atto necessario in quanto, così come fatto in Liguria, tali misure economiche sono in carico al Ministero competente attraverso il Fondo per l’Occupazione.

“Purtroppo analogo intervento non è ipotizzabile per i lavoratori in CIGO a zero ore di ArcelorMittal e dell’indotto”, come richiesto da UGL Metalmeccanici, “in quanto non sussistono i requisiti di accesso a tale misura di sostegno.”

Pertanto, UGL vuole cogliere positivamente le risultanze emerse dall’incontro odierno, senza fare inutili dietrologie e personalismi, ma con il solo intento di salvaguardare il bene unico che ciascuna sigla sindacale deve avere come obiettivo: la salvaguardia dei lavoratori.

Segreteria Provinciale

UGL Metalmeccanici Taranto

Com. Stam.

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