Ciao Giulia e grazie per essere qui con noi. Ci racconti cosa ha fatto scoccare la scintilla tra te e la musica?
Grazie a voi per avermi ospitata! Non saprei dirlo con precisione ma penso che abbia giocato un ruolo fondamentale la passione che mi hanno trasmesso i miei genitori: ho bellissimi ricordi dei dischi ascoltati insieme, a casa e durante i viaggi in macchina.
“Nel mio stomaco” è un disco che evidenzia certamente una buona dose di maturità rispetto al lavoro precedente: cosa è cambiato?
Sono molto felice che si avverta una diversa maturità: è passato del tempo e sono cresciuta, umanamente e spero anche artisticamente. Ho avuto occasione di suonare molto, grazie al mio lavoro precedente, e ho provato a fare tesoro di tutte le esperienze collezionate negli anni passati.
Com’è nato il featuring con Bianco? Chi ha contattato chi?
Dopo aver scritto il brano ho pensato che sarebbe stato bellissimo avere occasione di cantarlo insieme a Bianco, un artista che adoro e seguo da anni. Grazie a Zibba ho avuto la possibilità di proporgli il pezzo e lui ha accettato e ha scritto le sue strofe, facendomi un regalo grandissimo.
Che ricordo hai del periodo di Edicola Fiore? Come sei entrata a fare parte del gruppo di Fiorello?
Ricordi meravigliosi, è stato un periodo folle e incredibile durante il quale ho collezionato esperienze bellissime, che in qualche modo porto sempre con me. Sono arrivata una mattina, da sola, provando a lasciare a Rosario un disco su cui avevo registrato alcuni brani… lui mi chiese di esibirmi subito e da quel giorno sono diventata parte del cast.
Cosa sogni di fare ora che è uscito il disco?
Di poter suonare in giro e cantare le mie nuove canzoni, incontrando nuove persone e tornando a viaggiare come qualche anno fa.
Com. Stam.
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