Musica

Intervista a Monia

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Ciao Monia e gra­zie per es­se­re qui con noi. Ci racconti cosa ha fatto scoccare la scintilla tra te e la musica?

Ciao! Grazie a voi per l’invito. Ho iniziato all’età di sette anni, ho un musicista in famiglia, mio padre è professore d’orchestra di tromba. Ascoltava tanta musica, principalmente jazz come potete immaginare, o classica. Da lì è partito tutto, un percorso fantastico di cui sono grata. Ho vissuto cose stupende, conosciuto persone bellissime e condivido momenti irripetibili, sono orgogliosa, ho fatto tanti sacrifici per la musica e sono stati ripagati.

Ora sono pronta a prendermi quello che desidero di più, il mio sogno di sempre.

“Dakar” è un brano che ti rappresenta personalmente?

Si direi di sì. È uno stato emotivo che probabilmente tutti abbiamo vissuto.

È un pezzo di vita comune, un desiderio mancato per colpa nostra, una festa come tante ma diversa da tutte.

In realtà mi piace non ci sia solamente questa chiave di lettura, si può alludere benissimo al racconto di una storia finita male, o non iniziata per nulla, mentre io ho usato la figura della coppia per rappresentare anche un auto dialogo fra le due parti di me. L’attico perché dall’alto abbiamo una visuale più ampia, Dakar perché è calda.

Com’è nata l’idea del video? 

Il brano DAKAR è un brano elegante, ipnotico, dinamico.

Partendo da questi tre aggettivi, il regista Ivan Cazzola ed il suo team hanno tirato fuori il meglio, non mi deludono mai! La fortuna di aver avuto un bellissima location  come LeRoi di Torino a disposizione ha fatto la differenza, è un’opera dell’architetto Carlo Mollino, del 1959, stupenda. Ringrazio Toni Campa e Luciana De Biase per la gentilezza e la cura che hanno nel conservare un posto così meraviglioso.

Qual è il tuo rapporto con i talent show? Pensi che siano fondamentali per emergere nella musica oggi?

Non credo sia la strada che mi interessa, né quella che possa riguardarmi soprattutto a questo punto del mio percorso artistico.

Il consumismo ha dettato altre regole, il tutto e subito, non ci rendiamo conto che sul lungo tempo va a sfavore sia per chi fa la musica sia per chi la consuma.

Saranno anche fondamentali per emergere, ma non penso sia quello l’ostacolo più grande al giorno d’oggi, è restare che richiede lo sforzo maggiore, proprio perché siamo in una fase dove sembra che tutto sia dovuto, scontato, immediato, che uno o l’altro non fa differenza. Brutta cosa. Per fortuna noi artisti non la diamo vinta facile, quindi io voglio prendermi quello che ho sempre sognato di avere. Non mollo.

Pos­sia­mo spe­ra­re in un fu­tu­ro disco?

Guarda il mio progetto ad oggi non prevede dischi, penso mi muoverò a colpi di singoli. Sto continuando a scrivere, o qualche pezzo pronto è presto sarà anche vostro, sono molto concentrata sulla vita da studio e parallelamente mi sto muovendo per portare i miei lavori live con un bello spettacolo il prima possibile.

Vi invito a seguirmi sui miei canali social, interagire con me e dirmi la vostra opinione sui miei lavori, per me è importante come per tutti gli artisti, ma soprattutto amo interagire con la ‘mia gente’. 

Com. Stam.

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