“Savior è una storia d’amore fatta di alti e bassi, nella quale c’è un continuo tiro e molla tra un ragazzo e una ragazza che provano a respingersi a vicenda ma che poi non riescono a stare lontani”, racconta il cantautore toscano Alessandro Giusti a proposito del suo nuovo singolo, Savior.
Il brano è uscito per l’etichetta Musicantiere e presenta un sound vicino al pop internazionale con elementi della musica dance, ma anche l’uso di strumenti ricercati come il violino e il pianoforte. Alessandro in persona ci racconta qualcosa di più sulla sua nuova canzone.
Qual è il significato principale del tuo nuovo singolo, Savior?
Il significato di Savior è che in amore le cose possono andare male e a volte nonostante si facciano tanti sforzi dobbiamo solo accettarlo.
Come mai la scelta di cantare in inglese invece che in italiano?
Sin da piccolo ho sempre ascoltato principalmente musica inglese, quindi per me è stato più naturale l’approccio in inglese rispetto all’italiano.
Quali sono state le tue principali fonti di ispirazione per comporre Savior?
Abbiamo cercato di fare un brano contemporaneo e che potesse far ballare la gente cercando di portare una sonorità diversa, diciamo che non abbiamo avuto vere e proprie fonti d’ispirazione
Com’è nata la tua collaborazione con Max Marcolini? E con la casa discografica Musicantiere?
Il rapporto con Max è nato a inizio 2020 trovandoci a suonare in un locale insieme e da lì è partito tutto.
Con Musicantiere invece all’incirca un mese fa, ci stiamo trovando molto bene a lavorare insieme.
Hai in programma di suonare in qualche evento dal vivo nei prossimi mesi?
Assolutamente sì, ma non voglio ancora spoilerare nulla!
Quali saranno i tuoi prossimi passi in ambito artistico?
Sicuramente quello di creare un mio repertorio in italiano, cosa alla quale sto già lavorando!
Com. Stam.
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