Musica

Intervista  con i The Cyborgs

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Fuori da lunedì 27 febbraio 2023 per Bloos Records il nuovo singolo dei The Cyborgs intitolato “Leave me and my woman alone”.

Con questo brano (prodotto dagli stessi The Cyborgse Cristopher Bacco di Studio 2) il duo scova un blues direttamente dalla cantina di Robert Lee Burnside, un bluesman probabilmente poco conosciuto ai più, ma che è stato capace di influenzare le nuove generazioni arrivando fin dentro al rock. Black Keys, White Stripes e altri possono testimoniare. Non è la prima volta che i The Cyborgs si tuffano nel Mississippi pescando le sonorità dell’Hill-Country Blues e rielaborandole alla loro maniera. Il risultato è indubbiamente molto interessante e per niente scontato. Curioso il fatto che in questo brano i The Cyborgs decidono di ospitare un terzo elemento diventando per l’occasione un trio. La collaborazione, come per il precedente singolo “Goin’ To Chiks House” è con Harmonica Bulldog, e il risultato anche stavolta è esplosivo.

Ciao e grazie per essere qui con noi oggi. Avete voglia di raccontarci chi siete quando non vestite i panni da Cyborgs? 

– Risponde Cyborg-1

Salve a tutti e grazie a voi per l’interesse. Ovviamente come forse già sapete il progetto The Cyborgs fin dalla sua nascita, nel 2009, è sempre stato caratterizzato dalla volontà di restare anonimi, senza identità. Tuttora per noi questo è un aspetto molto importante, che ci permette di avere vite artistiche parallele, ma che non ci fa mai perdere la bussola su quello che siamo o che vogliamo essere quando vestiamo i panni dei Cyborgs.

Al di fuori della maschera c’è la vita reale, che non è poi così distante da quella artistica. Amiamo smisuratamente la musica e il Blues, e non c’è dubbio sul fatto che il nostro interesse primario sia quello di vivere di musica e con la musica.

Come nasce la vostra passione per il blues?

Per entrambi nasce fin da bambini, non saprei dire come. Attrazione, chimica, qualcosa del genere. Sta di fatto che da quando il Blues è entrato nelle orecchie si è insediato nelle cellule e non vuole più uscire. Chi ama questa musica credo possa capire. Ti fa stare bene, ti mette in contatto con la terra, con le cose semplici. Non la definirei solo semplice passione, è qualcosa di più.

Come portate avanti la lavorazione dei vostri brani? Qual è, insomma, il vostro modus operandi?

Da qualche anno a questa parte non è semplice gestire questo aspetto, visto che viviamo in città diverse ed è più difficile creare un contatto creativo. Ma non ci siamo mai posti il problema, prendiamo tutto ciò che viene. In realtà come spesso accade è il Blues che lavora per noi… la fortuna è quella di avere oramai acquisito piuttosto bene il linguaggio del Blues, e questo ci permette anche di lavorare bene a distanza senza bisogno di provare o lavorare troppo sui brani… poi fortunatamente ci troviamo spesso in giro a suonare, e il sound-check per noi è sempre stato un momento importante. Molti dei nostri brani sono nati sul palco, forse quasi tutti.

Cosa ne pensate dei talent-show? Avete mai pensato di prenderne parte?

No assolutamente, non abbiamo mai considerato questa possibilità, e nessuno ci ha mai proposto cose del genere. Sicuramente non sentiamo questa esigenza, ma chi lo sa, magari un giorno…

Avete già in mente i vostri prossimi progetti?

Beh stiamo pianificando qualcosa a breve termine, questo sì. A parte il singolo appena uscito ci sono altri brani già incisi che vedranno la luce nei prossimi mesi di questo 2023. Poi probabilmente tra non molto abbiamo in programma di pubblicare un “best of”, visto che molti lo aspettano… in 14 anni abbiamo inciso 5 dischi ufficiali, alcuni bootleg e svariati singoli per diverse etichette italiane e straniere. Forse è ora di raccogliere il meglio…

Com. Stam. + foto

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