Musica

Intervista  con Zahra Shaker

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É uscito martedì 8 novembre 2022 il singolo di debutto del progetto solista di Zahra Shaker, un brano dal titolo “Fallen” che, tra il suono di un dolce pianoforte ed eteree linee vocali, ci accompagna nel mondo della cantante italo-siriana che presto pubblicherà il suo disco d’esordio, “Petrichor“.

Un disco che Zahra stessa definisce un processo di guarigione. Benvenuti quindi in un mondo di influenze stratificate senza genere, dove la songwriter fugge dalle dinamiche delle playlist di Spotify e dai dettami del mercato musicale, offrendoci il primo capitolo di un racconto che sviscera la sofferenza e le continue battaglie dell’artista contro l’ansia e la depressione.

Noi l’abbiamo incontrata, curiosi di sapere qualcosa in più sul suo nuovo disco in arrivo, esordi e quotidianità. Ecco com’è andata.

  1. Fallen” è il tuo debutto solista. Cosa ti ha spinto ad uscire allo scoperto?

    Ho sempre scritto per me. In camera passavo e passo tutto’ora interi pomeriggi a suonare. Poi ho pensato che magari le mie musiche ed i miei testi possono essere un aiuto per qualcuno lì fuori. Così ho deciso di uscire allo scoperto. Anche emotivamente parlando sentivo fosse arrivato il momento di crearmi uno spazio musicale tutto mio.

  2. Nella tua quotidianità, come stai vivendo questa decadenza che descrivi in questo brano? In altre parole: in cosa possiamo vedere quella che descrivi come “la caduta dalla luce della purezza in un mondo materialista”?

    Diciamo che il periodo che stiamo vivendo non è certo dei migliori. Per persone molto ansiose , tutto ciò che sta accadendo all’esterno può essere fonte di frustrazione e demotivazione.
    Quando descrivo una società che ha perso la via della purezza, intendo una società superficiale. Che non ha più a cuore la propria sola ed unica Casa come la Terra. Oppure il fatto che ancora si fanno guerre mandando al macello vite ancora troppo premature, solo per una questione di potere.
    La lista è lunga.

  3. In che modo Roma e la scena romana favorisce la scena musicale? Com’è andata per te? E quali sono i luoghi che più riuniscono i musicisti?

    A malincuore mi sento di dire che Roma non è la città migliore per la musica.
    Ultimamente molti locali dove si tenevano eventi musicali molto interessanti hanno chiuso, facendo disperdere un po’ la voglia che si aveva di andare ai concerti.

  4. Cosa ti ha portato la musica classica e in che modo elettronica e musica classica possono comunicare? Ci fai qualche esempio?

    Molte persone vedono la musica classica come un qualcosa di inviolabile ed intoccabile. Una musica per pochi.
    Io non la penso affatto così. Penso che tutti debbano avere il diritto di potersi avvicinare ad un certo tipo di musica. Sono passati i tempi in cui la musica classica era d’elite. A me ha dato moltissimo ed è per questo che mi piace metterla nella Mia musica.

    Gli Igorrr hanno campionato molti brani di musica classica stravolgendoli completamente ed il risultato è davvero sorprendente.

  5. Quando potremo ascoltare il nuovo album?

    Penso entro marzo!

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