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Island Motorsport con Luca Betti e Selvaggia Lucarelli reduci da un ottimo Monza Rally Show tra glamour, spettacolo e agonismo

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Monza, 30 novembre 2015 – Calato il sipario sul Monza Rally Show, evento tra glamour, spettacolo e agonismo per definizione, andato in scena lo scorso fine settimana, è tempo di primi bilanci per la scuderia Island Motorsport che, per l’occasione, ha schierato tre equipaggi del tutto inediti.

Ha richiamato un’incredibile curiosità e attenzione il binomio formato da Luca Betti, già tra i protagonisti dell’International Rally Cup 2015, e da Selvaggia Lucarelli, nota opinionista, blogger e giornalista, alla sua primissima esperienza in un abitacolo, presentatisi al via a bordo della Ford Fiesta WRC della Step Five, gommata Pirelli.

I due portacolori del sodalizio siculo, archiviate le nove prove speciali spalmate su tre impegnativi giorni di gara, si sono ben piazzati a ridosso della top ten (undicesimi in classifica generale), sfiorata solo per una manciata di secondi, ma in realtà, senza le penalità per l’abbattimento dei birilli e un problema meccanico accusato nell’ultima ps del sabato, si sarebbero agevolmente inseriti tra la sesta e la settima piazza assoluta. Dunque una prestazione da incorniciare, resa possibile tanto dagli alti ritmi sostenuti dal driver cuneese quanto dall’ottimo supporto di Francesco Pezzoli, suo abituale navigatore, che dai box, in costante collegamento telefonico e video streaming, è riuscito a dettargli le note.

Betti-Lucarelli, successivamente selezionati per il Masters Show, avvincente sfida ad eliminazione diretta disputatasi lungo il rettifilo centrale dell’autodromo lombardo, hanno regalato spettacolari evoluzioni al numeroso pubblico presente.

«È stato un bellissimo weekend di gara. Così com’è stata una grande esperienza condividere l’abitacolo con Selvaggia che in tal modo, da assoluta profana, ha potuto provare emozioni che solo il motorsport sa regalare, una volta archiviati iniziali e più che comprensibili dubbi e timori – ha raccontato Betti – Alla vigilia, il mio obiettivo principale era quello di divertirmi coinvolgendo in questo clima il pubblico e la Lucarelli e credo di esserci perfettamente riuscito. Andando, invece, alla cronaca prettamente sportiva, la rottura del differenziale nell’ultima ps del sabato mi ha penalizzato non poco facendomi perdere una quindicina di secondi che sommati ai 45 di penalità, comminatimi per l’abbattimento di alcuni birilli, mi hanno, di fatto, negato l’accesso alla top ten, ma tant’è. Resta, comunque, anche l’eccellente lavoro svolto dal team che mi ha fornito una vettura altamente performante».

Alle parole di Betti, hanno fatto eco quelle pronunciate da Fulvio Garajo, patron della Island Motorsport: «Divertente e adrenalinico, come nella tradizione del Rally di Monza. Mi ha colpito, invece, l’approccio molto professionale della Lucarelli, nonostante fosse del tutto avulsa dal mondo delle corse. Credo si sia divertita e noi con lei».

Un po’ tribolato, invece, il debutto nella disciplina rallistica per il giovane Antonino Pellitteri, già campione 2011 della Formula 2000 Light. Il “pistaiolo” partinicese, al volante della Renault New Clio R3 del team Pool Racing, affiancato dall’esperto Eros Di Prima, noto organizzatore nonché vice presidente dell’Island, pur godendosi l’esperienza e ripromettendosi di ripeterla, è stato rallentato tanto da noie al motore quanto all’impianto elettrico, senza contare le difficoltà riscontrate nell’affrontare, per la prima volta in carriera, frazioni cronometrate in notturna.

Rimanendo in ambito di esordi sul tracciato brianzolo, da sottolineare il più che positivo rientro di Giuseppe Trinca che, dopo una sosta di tre anni, è tornato a indossare casco e tuta a bordo della Porsche 911/Sc di 3° Raggruppamento (vetture fabbricate dal 1976 al 1981) preparata dalla SPM Racing. Il conduttore palermitano, coadiuvato da Giorgio Genovese, infatti, ha concluso ottavo assoluto e quarto di categoria nel Monza Rally Historic Show, riservato alle auto d’antan.

«Purtroppo, nel corso delle prime due tappe delle tre disputate, abbiamo sofferto problemi d’assetto e di gomme, risolti solo la domenica, poco prima dell’ultima prova speciale – ha sottolineato Trinca – Le regolazioni apportate, infatti, ci hanno dato ragione tanto da riuscire a spuntare nel finale il quarto riscontro cronometrico assoluto. Detto questo, un grande evento da incorniciare dove conto di tornare quanto prima». E un risultato che potrebbe fungere da buon viatico in ottica stagione 2016.

Classifica finale assoluta Monza Rally Historic Show
1. Nori-Ferrarelli (Porsche 911) in 49’29”7; 2. Superti-Dell’Acqua (Porsche 911 Carrera) a 3”6; 3. Da Zanche-Mancuso (Porsche 911 Rsr) a 12”3; 4. Tenchini-Ferraglio (Porsche 911/Sc) a 19”6; 5. Riolo-Floris (Audi Quattro) a 45”9; 6. Spinelli-Vimercati (Porsche 911/Sc) a 48”2; 7. Montini-Belfiore (Porsche 911 Rs) a 1’04”9; 8. Trinca-Genovese (Porsche 911/Sc) a 2’18”4; 9. Andreis-Farina (Porsche 911 Rs) a 2’29”3; 10. Montini-Zoanni (Porsche 911/Sc) a 3’03”1.

Com. Stam.

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