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La Polizia ritrova e riconsegna all’ospedale “ Civico ” il televisore rubato da “Oncoematologia Pediatrica”

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La Polizia di Stato ha denunciato, per il reato di furto aggravato, un 40enne, pregiudicato del quartiere della “Zisa”.
La sera dello scorso 29 agosto, era scomparso un televisore dal reparto di “oncoematologia pediatrica” dell’ospedale “Civico” di Palermo.
Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della struttura ospedaliera avevano evidenziato come il televisore fosse stato rubato da un ladro, all’opera in solitario, giunto a bordo di una vettura e ripartito sgommando, dopo aver oltrepassato, senza fermarsi, la barriera del “Civico”.
Il furto di un televisore da una struttura ospedaliera, oncologica e pediatrica, senza volere anticipare un giudizio penale che, eventualmente, verrà celebrato nelle sedi competenti, è un reato inqualificabile; è uno di quei furti in cui ad impoverirsi non è soltanto la vittima, ma il ladro stesso: un delitto che svuota il suo autore di ogni forma di dignità e di umanità; un delitto per il quale il ladro si è “impossessato di una cosa mobile altrui” in cui l’“altrui” vuole veramente dire “di tutti gli altri” e tutta la collettività si sente, quindi, offesa.
Sull’onda di queste riflessioni, i poliziotti della sezione “Investigativa” del Commissariato di P.S. “Porta Nuova” hanno lavorato, senza sosta, giorno e notte, per identificare il malvivente.
Poche, ma importanti le tracce da sviluppare: in particolare l’immagine sfocata del malvivente ed una frazione alfanumerica della vettura utilizzata dall’uomo.
Dopo una prima scrematura, gli agenti sono risaliti, con buona approssimazione, al mezzo ed al suo intestatario che è risultato essere domiciliato nel nord-Italia: si è così scoperto come la vettura in questione fosse transitata di proprietario in proprietario senza che questi passaggi fossero stati formalmente registrati dal Pubblico Registro Automobilistico. Ciò ha reso più difficoltoso il lavoro degli agenti che, dopo svariati incroci e tentativi, sono giunti all’ultimo anello di questa “catena di S. Antonio”: un pregiudicato del quartiere della Zisa, noto per i suoi “trascorsi” in tema di reati contro il patrimonio.
L’uomo, raggiunto in casa dagli agenti, ha ammesso di esser giunto al “Civico” con l’idea di compiere un furto, di aver fatto un sopralluogo nel reparto in cui ha individuato il televisore e di aver ritenuto che il furto in quel sito sarebbe stato più agevole che in altri; si è, così, inerpicato su un piccolo muro di cinta, operazione necessaria per raggiungere il reparto dall’esterno ed, a ritroso, è uscito con il maltolto.
Il televisore è stato ritrovato nell’appartamento.
Oggi, nel contesto di una conferenza stampa nel reparto ospedaliero interessato dal furto, il televisore verrà riconsegnato dalla Polizia di Stato a dirigenti ospedalieri.

KKKKK
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