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La professione di ottico a una svolta: segnalerà al medico situazioni di allerta

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Entrata in vigore del decreto 92/2018: la professione di Ottico a una svolta
Se ne parlerà al XXIII Congresso Interdisciplinare dell’Istituto Zaccagnini il 10 e 11 Aprile

Il nuovo ottico DEVE segnalare al medico eventuali anomalie che richiedano degli approfondimenti, deve essere aggiornato sulla normativa che interessano i dispositivi medici che dovranno vertere sempre più verso la personalizzazione

Al termine dell’anno scolastico 2022/2023, saranno effettive le norme che stabiliscono il nuovo percorso formativo degli ottici, secondo il regolamento sull’istruzione professionale del 2018. Una prima analisi e presentazione della nuova figura professionale è stata argomentata dall’Istituto Zaccagnini- scuola per Ottici e Optometristi con sedi principali a Bologna e Milano, che – tra i primi in Italia – ha già attivato corsi orientati alla formazione del nuovo ottico.

Gli studenti che avranno completato il biennio e il quinquennio per l’abilitazione alla professione di ottico dovranno avere una formazione avanzata, orientata ad assistere e consigliare il cliente sui prodotti migliori per la correzione del difetto visivo. Si delinea così il profilo di uno specialista che deve segnalare al medico eventuali situazioni di allerta, facendo così da prima barriera di controllo e difesa della visione e della salute dell’occhio. Il “nuovo” ottico, come da decreto, è infatti chiamato anche a “segnalare all’attenzione medica eventuali condizioni del cliente che indichino anomalie degli occhi e della salute” (Competenza numero 3, Allegato M, Decreto interministeriale 92, 24 maggio 2018).

Inoltre, la nuova figura professionale dovrà essere aggiornata sulla normativa che interessa i dispositivi medici e pertanto conoscerne le caratteristiche. Dovrà visitare l’organo, analizzarne la funzione, in relazione ai diversi stili di vita di un paziente che possono influire sulla cura così come sui dispositivi per correggere la vista che dovranno vertere sempre più verso la personalizzazione.

Il XXIII Congresso Interdisciplinare di ottica, optometria, oftalmologia di Istituto Zaccagnini, a Bologna domenica 10 e lunedì 11 aprile 2022, al Centro Congressi Hotel Savoia Regency, sarà l’occasione per porre l’attenzione su questa nuova figura.  Il congresso si svolgerà in presenza, nel rispetto del regolamento anti-Covid e avrà il titolo “Conoscere e valutare opportunità e rischi dell’entrata in vigore del decreto 24 maggio 2018, n 92”.

Istituto Zaccagnini – Istituto Zaccagnini ha due sedi, a Bologna e Milano, in cui si tengono, oltre al Biennio di Ottica, Corsi annuali e biennali di Optometria per studenti e per lavoratori (questi ultimi anche a Torino e Venezia) e una serie di Corsi superiori di specializzazione e Master in tutte le principali discipline dell’ottica, dell’optometria delle scienze neurologiche. A partire da giugno 2020 – da quando, cioè, su indicazione della conferenza stato-regioni, gli istituti professionali hanno potuto riprendere le lezioni in presenza – nei corsi di Istituto Zaccagnini nessuna classe è andata in quarantena. Le misure applicate nelle due sedi prevedono: sanificatori biologici dell’aria, controllo della temperatura e distanziamento, protocolli di pulizia e di sicurezza potenziati, mascherine FFP2 nei laboratori.

Per informazioni al pubblico:
https://www.istitutozaccagnini.it

Bologna, tel. 051 480994, mail segreteria@istitutozaccagnini.it;

Milano, tel. 02 8372000, mail segreteria.mi@istitutozaccagnini.it.

Com. Stam.

Giorgio Righetti
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