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La Regione siciliana rilancia lo sviluppo della Rete Civica della Salute “strumento qualificante di sussidiarietà”

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Le Direzioni delle 9 ASP chiamate a supportare il volontariato dei Riferimenti Civici Con la nota ufficiale del 5 aprile diretta alle 9 ASP siciliane il Dirigente Generale del Dipartimento Pianificazione Strategica, e ad interim, del DASOE, rinnova il riconoscimento della Rete Civica della Salute (RCS) come soggetto che «attua l’esercizio del principio di sussidiarietà circolare (Art. 118, III comma)» e conferma il compito alle Aziende sanitarie di sostenerne lo sviluppo.

Indirizzata per conoscenza anche alle Aziende ospedaliere ed ai presidenti dei Comitati Consultivi Aziendali (CCA), la comunicazione regionale sottolinea come fin dal 2014 l’Assessorato alla Salute abbia assegnato alle Direzioni aziendali delle ASP l’obiettivo di «costituire e sviluppare la RCS quale strumento qualificante del sistema fondato sulla reciproca collaborazione tra operatori, pazienti, istituzioni e cittadini».

«La RCS – recita la nota – supporta il miglioramento della comunicazione istituzionale sanitaria, sensibilizza i cittadini sul corretto utilizzo dei servizi e rafforza il collegamento tra domanda di salute e il Servizio Sanitario Regionale stimolando quest’ultimo verso la centralità della persona, utente/paziente. Inoltre promuove sul territorio la sussidiarietà di Riferimenti Civici attivi e competenti in funzione di stakeholder delle proprie comunità. Essi svolgono una funzione riconosciuta di collegamento tra Servizio Sanitario Regionale, Enti Locali, Protezione Civile, Dipartimenti Regionali trasversali alla strategia One Health e agli Obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda ONU 2030, Terzo Settore e agenzie educative, dalla Scuola all’Università». 

In particolare viene comunicato che l’Assessorato Regionale col Decreto Assessoriale n.858 del 26/8/2021 ha assunto lo sviluppo della “Rete Civica della Salute” quale azione progettuale volta al perseguimento di obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati dal Piano Sanitario Nazionale.

Sono richiamati – infine – i più recenti indirizzi attuativi che dispongono di assegnare ai direttori dei Distretti Sanitari l’obiettivo di sviluppo della RCS e di compartecipazione agli interventi di advocacy nelle politiche intersettoriali in riferimento alla strategia del “Piano Regionale Prevenzione – macro obiettivo 5 – ambiente, clima e salute”.

Com. Stam.

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