Palermo, 7 agosto 2015 – “Dopo tre anni di gestione Orlando i problemi di Palermo sono tutti ancora irrisolti, la pressione fiscale è alle stelle, i debiti aumentano e i servizi sono al minimo storico. A parte il risparmio di sei milioni per l’attribuzione al Comune di alcune scuole, per le quali non si dovrà più pagare l’affitto, i conti sono quelli di sempre, salvati solo dalla decisione del Tribunale sul fallimento dell’Amia. Le partecipate e il personale, da soli, assorbono il 75% delle spese, c’è un dipendente ogni 50 abitanti e con migliaia di pulizieri e, nonostante ciò, la città è ancora sporca con tanti giovani che cercano lavoro ed emigrano: il sindaco non pensi di aver risolto tutto licenziando un dirigente. I veri tagli degli sprechi sarebbero altri: l’impianto di trattamento del percolato a Bellolampo consentirebbe di risparmiare 15 milioni l’anno, a cui aggiungerne altri 1,2 con l’impianto di smaltimento delle ramaglie; inoltre, dotando le rimesse Amat dei distributori di carburante, si eviterebbero le lunghe code presso gli impianti privati. Il Pd, in sede di rendiconto, ha presentato alcune proposte, che però la maggioranza non ha voluto nemmeno valutare: questa amministrazione crede ancora di saperlo fare? I palermitani ormai hanno capito che è solo una presa in giro”. Lo dice il vice capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo Sandro Leonardi, commentando l’approvazione del rendiconto 2014.
Com. Stam.