Proseguono le indagini sull’omicidio del pregiudicato Franco Mazzè. Si fa sempre più concreta l’idea del mandato mafioso dietro il tragico evento che ha colpito il quartiere dello Zen domenica scorsa. Durante la scorsa notte le forze di Polizia, avrebbero fermato un secondo uomo che secondo le informazioni avrebbe concorso nel reato già imputato a Fabio Chianchiano. Secondo indiscrezioni si tratterebbe di Stefano Biondo. Lo scenario da far west, si arricchisce di nuovi elementi, facendo tremare gli inquirenti che temono l’avvio di quella che potrebbe prospettarsi una vera e propria guerra di mafia. A coadiuvare le indagini svolte della procura, sarebbero adesso le immagini catturate da un sistema di video sorveglianza installato nella zona, che secondo quanto affermato da Francesco Lo voi e dal pm Gery Ferrara sarebbero essenziali per far emergere la verità storica dietro il fatto. Ad aggiungere altro terrore alla situazione, l’ipotesi che l’arma utilizzata nel delitto sia quella sottratta ad un vigilante tre giorni fa. Alla luce dei seguenti fatti, risultano decisive le prossime ore in cui gli investigatori dovranno affrontare l’ipotesi di una possibile risposta da parte dei parenti del Mazzè.