L’Ugl indice stato di agitazione. Lunedì 16 Assemblea congiunta dei sindacati in via Dogali.

I lavoratori della polizia municipale, aggregati in un comitato trasversale, alzano il tiro e coinvolgono anche il Consiglio Comunale di Palermo sulla problematica che riguarda l’utilizzo di fondi destinati al miglioramento dei servizi alla cittadinanza, e invece “stornati” o non utilizzati a tali scopi. I componenti del comitato tengono a precisare che il loro operato giornaliero, é, e deve essere indirizzato al rispetto della legge da parte di chiunque, e nessuno, tantomeno amministratori e politici possono sottrarsi a tale obbligo.

“Così come si persegue colui che non rispetta le norme che regolano la vita in un contesto sociale difficile e problematico come quello della città di Palermo, in egual maniera é fatto obbligo agli operatori della polizia municipale, informare gli organi preposti, affinché indaghino su eventuali omissioni, abusi o falsi, commessi da coloro che per figura istituzionale e ruoli, sono tenuti al rispetto delle stesse regole alle quali sono sottoposti i cittadini del capoluogo” è quanto dichiara il rappresentante dell’Ugl Daniele Galici, che aggiunge: “ieri sera (ndr) grazie all’interessamento del consiglio comunale, i lavoratori della pm hanno appreso, anche se in maniera ancora parziale e incompleta, quanto accaduto negli ultimi anni, con ricaduta sulla cittadinanza e sugli stessi operatori della pm. L’usatissima locuzione “chi sbaglia paghi”, non può e non deve essere utilizzata esclusivamente nei confronti dei cittadini automobilisti o commercianti, ma la sua applicazione dovrà trovare seguito anche su amministratori pubblici che nell’esercizio del loro ufficio potrebbero aver commesso errori e quindi aver sbagliato.”

Com. Stam.