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lunedì 26 marzo – ore 18.00 Presentazione di SEGNO n° 392

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Oggi, lunedì 26 marzo, alle ore 18:00 presso la Feltrinelli Libri e Musica (via Cavour 133 – Palermo), Nino Fasullo – storico direttore della rivista Segno, insieme a Vincenzo Ceruso Segretario della Consulta Diocesana dei Laici, Michele Figurelli Già Dirigente Regionale del Pci, Salvatore Lupo Storico, Università di Palermo, Luigi Tinè Docente nelle Scuole Medie Statali , presenta il numero 392 della rivista.

EDITORIALE. Ogni cosa decisiva nasce “malgrado” le circostanze / ETICA. Giuseppe Pignatone Etica e economia, mafia e corruzione / Ignazio Romeo Siamo tutti tracciabili / Gianfranco Perriera La civiltà dell’eccesso / ETICA. Lucia Comparato Moltitudini in movimento / POLITICA.Alfio Mastropaolo La fata democratica e e l’orco populista / Antonino Anastasi Rosatellum: parlamento ingessato, paese ingovernabile CRIMINALITÀ Piero Innocenti La mafia calabrese presente dappertutto MYANMAR Papa Francesco Una cultura dell’incontro per la pace / TEOLOGIA. Nino Fasullo Maria, la “serva” in soccorso di Dio / CINEMA Giovanna Nobile Dal tramonto della vita al buio dell’anima UNA LETTERA. Marco Sassano L’affettuosa premura di Paolo VI per don Milani / CAMORRA.Piero Innocenti La criminalità organizzata campana vista dalla Dia / Z. Pecoraro Pirandello, dalla novella alla scena.

Segno è una rivista di “cattolici” e “laici”. Tanto cattolica quanto laica. Così cattolica da non poter essere che laica, cioè: libera, autonoma, criticamente dedita alla città, alla politica, alla chiesa. Alle spalle di Segno c’è il più grande evento ecclesiale del secolo scorso: il Concilio ecumenico vaticano secondo. Nel fervore delle nuove istanze suscitate dal Concilio, nel 1968 esce a Palermo Il Cristiano d’Oggi, una rivista dei padri redentoristi, cui nel 1972 daranno nuovo impulso, insieme ai laici, i sacerdoti Fasullo, Licata e Ferro. Nel 1974 essi commettono l’imprudenza di non associarsi alla crociata contro il divorzio, suscitando le reazioni della Curia, e la rivista chiude. Ma il seme di una riflessione originale non è disperso e nel novembre 1975 esce Segno, firmato da una redazione di cui fanno parte Nino Alongi, Marta Cimino, Nino Fasullo (responsabile), Calogero Ferro, Pietro Gelardi, Franco Giordano, Franco La Rocca, Dina Leone, Totino Licata, Gaetano Lo Mauro, Dino Marchese, Giovanni Marchese, Luigi Tinè. Tutti insegnanti o sindacalisti o studenti e, tra essi, qualche redentorista coraggioso. I cattolici e laici di Segno sono aperti ai problemi della città, della regione, della chiesa, e compiono due scelte fondamentali: la denuncia del fenomeno mafioso come intimamente anticristiano; la rivendicazione del diritto per i cattolici di optare per i partiti della sinistra.

Oggi Segno si identifica con un gruppo redazionale di giovani intellettuali, insegnanti o impiegati che hanno come punto di riferimento Nino Fasullo, redentorista, ex insegnante di filosofia, arguto e tenace.

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