“Quanto sta accadendo in queste ore in Italia, ci restituisce l’immagine di un paese estremamente fragile – così in una nota il deputato questore all’Ars Vincenzo Figuccia che prosegue – non si può morire di pioggia nel 2022.
Il tema del dissesto idrogeologico negli ultimi anni, è stato affrontato troppo teoricamente e davvero poco fattivamente. Strade che diventano fiumi, paesi isolati dall’acqua e dal fango, morti e dispersi. Il governo nazionale e quello regionale non potranno limitarsi come è stato fatto in passato, ad accertare lo stato di calamità ma ad intraprendere un cammino di prevenzione, di monitoraggio, di manutenzione e dunque di tutela delle nostre città e della popolazione”.
Com. Stam.