Cronaca

Minaccia di morte la ex fidanzata e la madre di lei: Arrestato

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Neanche due condanne erano riuscite a fermarlo. Arrestato e rinchiuso in carcere.     I Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Verga hanno arrestato un pregiudicato catanese di 30 anni, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania in ordine ai reati di atti persecutori e violazione di domicilio.

La fine del fidanzamento – durato circa due anni – avvenuta per le condotte violente e prevaricatorie assunte dall’uomo nei confronti della vittima, una donna di vent’anni più grande di cui si era perdutamente innamorato, aveva generato nel reo una tale rabbia sfociata in pedinamenti, appostamenti sotto casa,  minacce telefoniche, estese anche all’anziana madre della ex, responsabile secondo lui di aver determinato la fine del rapporto sentimentale.

Arrestato, condannato e posto ai domiciliari dopo le denunce delle vittime e le indagini dei carabinieri, è più volte evaso e mantenendo un atteggiamento oltremodo pericoloso per l’incolumità delle due poverette, fatto da frasi minacciose gridate a squarciagola dal persecutore sotto l’abitazione delle donne quali: << e non finisce qua ve la faccio vedere io a te a tua madre >> <<vi ammazzo tutte e due, e vi ****** in testa>> per poi aggiungere che le avrebbe sfregiate con l’acido se avessero messo piede fuori casa, fino al 2 maggio scorso quando, violando nuovamente i vincoli restrittivi,  si è ripresentato sotto casa delle donne con una spranga di ferro, ne ha violato il domicilio introducendosi nella palazzina, staccando il contatore dell’energia elettrica e salendo fino all’abitazione  per tentare di sfondare la porta a spallate.

Fermato in tempo dai militari della Stazione di Piazza Verga, intervenuti su richiesta delle vittime,  alle quali avevano anche fornito dei numeri a cui rivolgersi in casi di pericolo, era stato ricollocato ai domiciliari fino a ieri quando il G.I.P. del Tribunale di Catania, accogliendo il quadro probatorio raffigurato in prima istanza dai carabinieri suffragato poi dal magistrato titolare delle indagini, ne ha ordinato la cattura ed il trasferimento nel carcere di Catania Piazza Lanza.

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