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Nefrologia, trasferirla all’ex ospedale di Cariati incompatibilità con polo Covid, salvati: no chiusura reparto

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Cariati (Cs), martedì 10 novembre 2020 – Nefrologia, trasferirla dallo Spoke di Corigliano-Rossano all’ex ospedale di Cariati, se il rischio è quello del ridimensionamento o, nella peggiore delle ipotesi, della chiusura per la sua contiguità al reparto Covid. 

Il territorio dello ionio cosentino, che fa riferimento all’ex Asl di Rossano, già sottodimensionato e non garantito dai LEA – Livelli Essenziali di Assistenza per come previsto dalla normativa vigente, non può subire l’ennesimo danno sanitario.

È, questa, la proposta condivisa dall’assessore alle opere pubbliche e consigliere provinciale Sergio Salvati che, insieme al Sindaco Filomena Greco, ribadisce la disponibilità di spazi e locali nelle due strutture del presidio di Cariati anche per altri eventuali servizi e/o reparti.

La criticità del momento con la curva dei contagi che non cenna ad abbassarsi o a stabilizzarsi – aggiunge Salvati – impone scelte ponderate rispetto ad un’offerta sanitaria che paga già il prezzo si strutture penalizzate da carenze di strumenti e personale. Tagliare ulteriormente a danno delle comunità di questo territorio sarebbe ancora più deleterio.

Se al Nicola Giannettasio dovessero presentarsi incompatibilità di reparti o la necessità di dare maggiore spazio al Polo Covid che conta solo 14 postazioni e peraltro già esaurite, il Vittorio Cosentino potrebbe rispondere a questa esigenza. Gli stabili del presidio cariatese, chiuso ingiustamente, sono disponibili al trasferimento di una divisione che avrebbe a supporto anche gli ambulatori e servizi esistenti, quali cardiologia, dialisi, laboratorio analisi e radiologia-ecografia.

Com. Stam.

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