La riapertura delle indagini sull’assassinio di Piersanti Mattarella è un atto dovuto di fronte all’ipotesi di nuovi sviluppi investigativi e sono un atto dovuto alla famiglia e a tutti i Siciliani perché finalmente siano individuati tutti i mandanti e tutti gli esecutori di quel barbaro omicidio.
Ma, al di là degli sviluppo giudiziari della vicenda, resta il dato incontrovertibile di un periodo buio della nostra storia, non solo siciliana, in cui il perverso intreccio fra interessi mafiosi ed eversivi colpì nella nostra isola persone come Piersanti Mattarella e Michele Reina e fu protagonista di attentati terroristici come quelli al treno 904 ed alla stazione di Bologna, che uccisero decine di cittadini innocenti.
Piersanti Mattarella fu, in quegli anni, profeta di una possibile buona politica a servizio della comunità e per questo fu vittima degli indicibili legami fra la mafia ed un pezzo della politica regionale e nazionale”.
Com. Stam.