Operazione antidroga della Polizia: Arrestati due pluripregiudicati, sequestrati 230 piante di marijuana e circa 9 kg.di stupefacente
La Polizia di Stato ha tratto in arresto Domenico Scarantino, nato a Palermo, classe ‘59, pluripregiudicato, fratello del collaboratore di giustizia Vincenzo e cognato di Salvatore Profeta, capo del mandamento Villagrazia (Pa), considerato a “a disposizione” di Cosa Nostra e Giacomo Di Maio, nato a Palermo, classe ‘81, poiché resisi responsabili del reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, in tale caso di tipo “marijuana”.
L’operazione di polizia giudiziaria è avvenuta nell’ambito di preordinati servizi di controllo del territorio disposti dal Questore, pianificati ed attuati già da mesi, ed intensificati in vista sia del sopraggiungere della stagione estiva, sia dei recenti ritrovamenti di numerosi siti adibiti a coltivazioni locali “fai da te” di derivati della cannabis.
L’attività investigativa è iniziata in mattinata, allorché gli uomini della locale Squadra Mobile, della “Sezione Antidroga” hanno rilevato, durante un appostamento effettuato presso un terreno agreste, sito nel comune di Giacalone (Pa), individuato nei giorni scorsi durante un pedinamento a carico di ScarantinoC (personaggio noto per i suoi numerosi precedenti penali nel campo del traffico di droga), che più volte vi si era recato in quei giorni proprio insieme al Di Maio, (come documentato dagli operatori), all’altezza dell’ingresso di un casolare posto nelle pertinenze del terreno in argomento, l’arrivo dei due soggetti, che accedevano all’interno dell’immobile.
L’osservazione dei poliziotti è andata avanti, consentendo di documentare come i due uomini, nelle ore successive, rimanessero all’interno del casolare, per poi uscirne con al seguito due grossi sacchi di plastica neri, avviandosi verso la propria autovettura e muovendosi verso la città di Palermo.
I poliziotti, a questo punto, hanno deciso di intervenire e di fermare i soggetti, allo scopo di controllarli.
Una volta bloccati, è stato accertato il contenuto dei due citati sacchi di plastica, al cui interno erano custodite foglie di sostanza stupefacente di tipo marijuana, per un peso complessivo di circa 9 Kg.
Successivamente, accedendo all’interno del casolare da cui erano usciti i due uomini, una volta prelevati i sacchi di plastica, si è avuta la conferma che all’interno dell’immobile in argomento vi era un’imponente coltivazione illecita di piante di “marijuana”, in totale 230, per un valore di vendita complessivo di circa 400.000 euro.
L’imponente ccoltivazione beneficiava, in relazione alla sua rigogliosità, di un continuo, ingente furto di energia elettrica che alimentava la costante illuminazione e la ventilazione forzata della serra.
I due soggetti sono stati arrestati e condotti, su disposizione del PM di turno, presso la casa circondariale “Pagliarelli”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Le indagini sono ora orientate verso l’individuazione di eventuali altri correi coinvolti nell’illecito affare e dei destinatari della droga sequestrata, che da una prima analisi effettuata col “narcotest”, sembra essere di elevato principio attivo.