Cronaca

Operazione “car network” La Polizia di Stato effettua ulteriori arresti

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Palermo: La Polizia di Stato effettua ulteriori arresti nell’ambito della recente operazione “car network” che aveva disvelato un ampio giro di ricettazione e riciclaggio di veicoli  nel territorio della provincia 

 

La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ ordinanza di applicazione della misura cautelare degli “arresti domiciliari”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, nei confronti di cinque soggetti, di cui due “liberi” e tre già sottoposti agli “arresti domiciliari” nell’ambito dell’ operazione “Car Network” dello scorso 10 maggio.

L’ipotesi è che i cinque, in concorso tra loro, fossero dediti ai reati di ricettazione e riciclaggio di veicoli, commessi in questo caso, sul territorio di Palermo.

A seguito di laboriose e complesse indagini condotte dagli agenti del Commissariato di P.S. “Brancaccio” e del Compartimento della Polizia Stradale per la “Sicilia Occidentale” – di Palermo, attraverso mirati servizi di intercettazioni di conversazioni telefoniche, integrati da attività tecnica di videosorveglianza presso siti di stoccaggio e di smantellamento di veicoli di provenienza illecita, è stata individuata un’ organizzazione criminale dedita alla  ricettazione e riciclaggio di autovetture e pezzi di ricambio. Quest’ultimi venivano occultati all’interno di depositi e magazzini nella disponibilità degli indagati nell’ambito territoriale del quartiere Brancaccio.

I cinque soggetti tratti in arresto, all’interno di un’officina abusiva nella disponibilità di uno di essi, compivano operazioni di trasformazione e sostituzione dei dati identificativi di autovetture rubate (sostituzione e ripunzonatura del telaio) cosicché non ne emergesse la provenienza furtiva e potesse quindi circolare in condizioni di regolarità. Nelle aree e nei siti di pertinenza degli arrestati venivano infatti svolte le operazioni di smontaggio dei mezzi di provenienza illecita così da recuperare organi-motore, pezzi meccanici ed altre componenti, che venivano poi utilizzati come ricambi per altre autovetture su cui venivano rimontati. Altri, invece, venivano riciclati utilizzando la documentazione e i dati identificativi (telaio e targhette) di veicoli incidentati e precedentemente acquistati, alcuni dei quali di provenienza estera, al fine di rimetterli sul mercato delle auto usate attraverso auto-rivendite compiacenti, talune delle quali facenti capo a membri dell’organizzazione.

Si è, inoltre, acclarato come alcuni degli arrestati realizzavano consistenti profitti truffando varie compagnie assicurative attraverso la simulazione di furti di veicoli o incidenti stradali mai avvenuti.

Questi i destinatari delle misure odierne:

  1. DI MARCO Carmelo, nato a Palermo nel 1972.
  2. MAIORANA Domenico, nato Palermo nel 1998.
  3. SIRCHIA Salvatore, nato a Palermo nel 1973 (già agli arresti domiciliari).
  4. SIRCHIA Marcello, nato a Brescia nel 1975 (già agli arresti domiciliari).
  5. LO PICCOLO Giancarlo, nato Palermo nel 1982 (già agli arresti domiciliari).
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