L’amministrazione comunale di Paceco è pronta a dare il via al secondo lotto di lavori per il miglioramento e la riqualificazione della scuola elementare Giovanni XXIII.
Dopo il completamento del primo lotto lo scorso settembre, con la sostituzione degli infissi al pianoterra e in parte del primo piano, il nuovo intervento consentirà ulteriori migliorie fondamentali per garantire sicurezza, funzionalità e risparmio energetico.
Il progetto della seconda fase, finanziato lo scorso 28 ottobre con 450.000 euro dall’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, comprende la sostituzione degli infissi al primo piano con modelli ad alta prestazione energetica, interventi di efficientamento dell’impianto di riscaldamento nell’ala denominata “Lotto 1”, il completamento dell’illuminazione del sottotetto e la sostituzione delle lampade di emergenza.
«La scuola è il cuore pulsante di una comunità, ed offrire spazi adeguati, sicuri e moderni è una priorità assoluta per la nostra Amministrazione» affermano il sindaco *Aldo Grammatico* e l’assessore ai Lavori Pubblici, *Salvatore Castelli* . E precisano: «Stiamo portando avanti un programma ambizioso di interventi che mira alla modernizzazione delle infrastrutture comunali. Non stiamo eseguendo solo lavori di manutenzione, ma stiamo attuando una vera e propria rinnovazione, che darà nuova vita alle infrastrutture della nostra comunità, con l’obiettivo di garantire abbattimento delle barriere architettoniche, maggiore comfort, sicurezza e risparmio energetico».
Per il secondo lotto di interventi alla “Giovanni XXIII”, la progettazione esecutiva è stata elaborata dal tecnico comunale Gaspare Cernigliaro, che supervisionerà anche i lavori, mentre il responsabile unico del progetto è l’ingegnere Giuseppe Asaro, funzionario del settore Lavori Pubblici del Comune.
«Entro la fine di quest’anno saranno concluse le procedure per la gara d’appalto e l’affidamento dei lavori – sottolinea l’assessore Castelli – ma gli interventi inizieranno il prossimo giugno per non arrecare disagio alle attività scolastiche».
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