“Un bando, da pubblicare il prima possibile, per redigere il progetto di caratterizzazione del Parco Cassarà. È la richiesta che abbiamo avanzato stamane a conclusione di un sopralluogo nel polmone urbano chiuso da ormai 7 anni.
Quest’ultima ispezione, a cui hanno preso parte anche alcuni consiglieri della IV circoscrizione, il presidente Silvio Moncada, i rappresentanti di Legambiente, Wwf, dell’ass. ComPa Aps e il dirigente dell’Ufficio Ambiente del Comune, avvocato Francesco Fiorino è seguita a quella fatta ieri dai tecnici dell’Arpa e da rappresentanti del Comune di Palermo e della ex Provincia, che ha confermato la presenza di tracce sia di cianuro che di idrocarburi e sfabbricidi in diverse porzioni del sottosuolo del Parco. A questo punto è indispensabile che all’analisi dei 12 carotaggi, eseguiti lo scorso marzo, segua la redazione di un progetto per individuare, diversificare e delimitare queste aree compromesse. Si tratta di uno step da compiere con urgenza per potere procedere a eventuali bonifiche, ossia la condizione necessaria per riaprire al pubblico almeno parzialmente questa grande area verde diventata emblema del verde negato a Palermo. Ribadiamo l’impegno della commissione a fianco dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e della circoscrizione affinché l’amministrazione si impegni a reperire le risorse necessarie per farlo. Senza il progetto di caratterizzazione, il parco Cassara’ rischia di non aprire più”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri comunali Caracausi, Amella e Giaconia componenti delle III Commissione.