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Palermo “Sinistra Comune lancia una sottoscrizione per salvare il Gramsci” – Dichiarazione di Barbara Evola

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«L’Istituto Gramsci Siciliano è patrimonio della città, il suo archivio rappresenta un pezzo della nostra memoria collettiva, una parte importante della storia della Sinistra palermitana e siciliana. Per tutte queste ragioni deve continuare a svolgere la sua attività all’interno dei Cantieri culturali alla Zisa.

Quello spazio è stato assegnato nel 2000 dall’amministrazione Orlando e basterebbe questo dato per dimostrare che non può esserci alcuna nascosta ragione politica per sfrattare il Gramsci dalla sua sede ultra-ventennale.

Esistono le norme a tutela della collettività e della corretta gestione del patrimonio pubblico, che non possono essere scavalcate, ed esiste il buon senso per tutelare un bene comune, qual è il Gramsci. Bisogna saper coniugare questi due aspetti in questa vicenda.

La storia di questa vicenda è nota: l’assegnazione dello spazio aveva una durata di nove anni, nel 2009 doveva essere rinnovata la convenzione ma l’amministrazione Cammarata non aveva alcun interesse alla valorizzazione dei Cantieri culturali alla Zisa, che vivevano una fase di abbandono. Nel frattempo erano stati modificati i regolamenti per la gestione del patrimonio comunale e pertanto l’istituto Gramsci avrebbe dovuto pagare affitto, stipulando un nuovo contratto, per continuare a rimanere all’interno di uno spazio pubblico.

Tra le misure previste dal regolamento ne esiste una che prevede la compensazione dell’affitto con prestazioni di natura culturale e sociale. Tali attività, indubbiamente, sono state offerte alla collettività dall’Istituto Gramsci, a partire dalla fruizione gratuita della biblioteca e dell’archivio.

Purtroppo tali attività non possono avere una quantificazione senza un regolare contratto di affitto e una preventiva condivisione delle prestazioni tra le parti. E cosi più passa il tempo, in cui non viene stipulato un regolare contratto, più aumenta il debito dell’Istituto Gramsci.

Il Comune ha offerto una rateizzazione del debito pregresso e un nuovo contratto con la volontà di quantificare le prestazioni da detrarre sull’affitto.

Riteniamo necessario che si chiuda velocemente questa vertenza che rischia di veder aumentato il debito del Gramsci e l’eventuale arrivo di una amministrazione comunale scarsamente sensibile alle ragioni storiche e politiche dell’istituto Gramsci rischia di compromettere il futuro di una importante istituzione culturale della città.

Per tutte queste ragioni e per bilanciare l’interesse pubblico e il valore dei Beni Comuni avanziamo una sottoscrizione pubblica al fine di consentire all’istituto Gramsci di sanare il debito pregresso e stipulare un nuovo contratto di affidamento dello spazio presso i Cantieri culturali alla Zisa, compensando le importanti prestazioni culturali e sociali che il Gramsci offre alla città. Lunedì apriremo un conto corrente per avviare la sottoscrizione».

Lo dichiara la capogruppo di Sinistra Comune, Barbara Evola.

Com. Stam.

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