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Pippo Zappulla su Referendum taglio parlamentari: No alla riduzione della democrazia

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«La battaglia per tagliare i privilegi la consideriamo giusta e da sostenere ma ridurre del 40 per cento i parlamentari è un errore perché cancella il diritto di molti cittadini e territori ad essere rappresentati in parlamento». 

A dirlo è Pippo Zappulla, segretario regionale di Articolouno in Sicilia., ribadendo il suo «no» al referendum sul taglio dei parlamentari. 

«La riduzione dei parlamentari – continua Zappulla – con l’attuale sistema elettorale e in assenza di ulteriori correttivi, rischia di compromettere gli equilibri costituzionali, di alterare le regole fondamentali della democrazia e di impedire ai territori di avere riferimenti nazionali per le questioni che riguardano lo sviluppo, il lavoro e le vertenze aperte. In questa situazione la riduzione dei parlamentari ottiene solo un risultato mediatico con l’illusione vana di produrre un Parlamento che funziona meglio. In tal senso riteniamo doveroso, con coraggio e onestà intellettuale e politica, dire ai cittadini che il parlamento funziona meglio se si cambiano i regolamenti, le procedure, se si fa una migliore selezione dei deputati e senatori: così invece   si mette a rischio l’intero funzionamento della democrazia intaccando il cuore della Costituzione. Bisogna avere il coraggio e la coerenza di dire ai cittadini che serve una legge proporzionale con la rivisitazione dei collegi elettorali; che  bisogna  consentire agli elettori di poter scegliere con le preferenze i loro parlamentari evitando di consegnare a pochi il potere di eleggere  i parlamentari, spesso  catapultati letteralmente  sui territori;  che occorrono sistemi di selezioni del personale politico che evitino i cialtroni, gli arrampicatori,  gli incompetenti e gli opportunisti. Tutto questo non si raggiunge diminuendo il numero dei parlamentari ma con regole, procedure e provvedimenti rigorosi e precisi che allo stato, e in parte, sono stati solo annunziati. E se l’obiettivo è quello di ridurre i costi a carico dello Stato occorre rivedere gli stipendi e le indennità dei parlamentari e non tagliare la democrazia, cancellando la rappresentanza a interi territori, mortificando significative regioni». 

E ancora Zappulla: «Il nostro gruppo parlamentare ha condiviso il programma di governo che prevedeva la riduzione dei parlamentari ma vincolandolo all’approvazione di una nuova legge elettorale con articolazioni in grado di garantire la rappresentanza per tutti i cittadini ,  evitando di tagliare fuori dal parlamento più di 2 milioni di elettori .Nessuna riforma dei regolamenti parlamentari è stata modificata, Nessuna legge elettorale è stata approvata   né posta  all’ordine del giorno dei lavori di Camera e Senato e così è evidente che il tutto si riduce nel taglio dei parlamentari e nell’attacco alla democrazia e ai diritti  dei cittadini. Così come ha dichiarato Art1 nazionale su vicende che riguardano temi costituzionali anche noi riteniamo che il diritto alla libertà di scelta deve essere sempre garantito. Pur tuttavia ci assumiamo la responsabilità e sentiamo il dovere di dire che questi obiettivi non si perseguono e raggiungono con la riduzione dei parlamentari».   

«Per queste ragioni e con questo spirito di libertà – conclude Zappulla – come  Segreteria regionale di  ArticoloUno siciliano abbiamo  deciso di schierarci   a favore del No aderendo  ai Comitati  che in ogni provincia si sono e si stanno organizzando. Perché in discussione non c’è il taglio dei parlamentari ma il diritto di tutti i cittadini e territori ad essere rappresentati». 

Com. Stam.

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