Notizie

Recovery Plan, per Unadis la scelta dei manager esterni alla Pa è un errore

• Bookmarks: 6


ROMA 4 dicembre 2020 – L’annuncio dell’ennesima task force composta da 300 persone e guidata da 6 manager per gestire l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza che porta in dote 209 miliardi al Paese, la più grande dotazione finanziaria dopo il piano Marshall, suscita nell’unione dirigenti molta perplessità.

Innanzitutto non è stato dimostrato che all’interno della Pa non vi siano le competenze necessarie per lavorare sul Recovery Plan: “siamo certi – afferma Barbara Casagrande, segretario generale di Unadis, l’unione nazionale dei dirigenti dello Stato – che ci siano dipendenti pubblici meritevoli, in grado di affrontare anche questa sfida. Sostenere la necessità che per rispondere rapidamente all’Europa occorre chiamare esperti esterni, dal momento che la burocrazia ostacolerebbe o ritarderebbe la trasmissione del Piano, appare una giustificazione priva di fondamento. Noi vogliamo semplificare i processi. Però ci deve essere consentito di farlo”.

I dirigenti pubblici sono pronti a lavorare al servizio del Paese con imparzialità e indipendenza, a garantire il raggiungimento di obiettivi costituzionali di equità, omogeneità di trattamento, salvaguardia dei beni comuni.

“Siamo stati reclutati mediante il meccanismo costituzionale del pubblico concorso – prosegue il segretario generale dei dirigenti pubblici – per garantire imparzialità ed autonomia nell’esecuzione del pubblico servizio, non rispondiamo al politico di turno, ma alla Repubblica nel suo proprio significato di res publica, cosa di tutti. A ben vedere, il problema sotteso alla nomina dell’ennesima task force è la mancanza di fiducia dei politici rispetto ai propri burocrati, relegati da una politica miope ad un ruolo adempimentale da “esecutivi” piuttosto che propositivo da innovatori. Questa fiducia va ora rinnovata per far riemergere la dirigenza pubblica come centro di riferibilità, affidabilità e sicurezza per i cittadini e il sistema economico e produttivo”.

Per Unadis occorre evitare sovrastrutture e duplicazioni di funzioni, assumere immediatamente numerosi giovani preparati, soprattutto nell’uso delle nuove tecnologie e semplificare le norme: i dirigenti sanno come far ripartire il Paese e peraltro lo hanno dimostrato in questo periodo di emergenza. “Un serio e sereno ascolto sarebbe proficuo per tutti. Solo chi conosce la macchina amministrativa pubblica può guidare il Paese verso la ripresa economica e produttiva” conclude Casagrande. 

Com. Stam.

6 recommended
comments icon0 comments
KKKKK
0 notes
216 views
bookmark icon

Write a comment...

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com