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Recovery Plan, Regione Siciliana con il personale rischia di non essere abbastanza preparata per la gestione dei fondi in arrivo”

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“La Regione Siciliana rischia di non essere sufficientemente preparata ed attrezzata a livello di personale per la gestione degli enormi flussi di denaro in arrivo con il Recovery Plan e questo a prescindere dallo sblocco delle procedure burocratiche del governo Musumeci con la disponibilità di circa 1.500 posti di lavoro grazie ai nuovi concorsi.

La macchina va fatta ripartire anche con le risorse umane presenti”. E’ l’allarme che lancia Totò Lentini, capogruppo all’Ars dei Popolari-Autonomisti-Idea Sicilia. “Siamo davanti a una sfida epocale, in un momento complicato a causa della pandemia, e le risorse del Recovery Plan ci offrono l’occasione di rilanciare il sistema produttivo delle aziende, di sviluppare le infrastrutture siciliane – sottolinea Lentini – per fare questo non servono soltanto le risorse ma anche amministrazioni efficienti con organici a pieno regime che possano, con i tempi giusti, mettere a punto le istruttorie utili affinché le lentezze burocratiche non ostacolino il programma di sviluppo. Nella Regione Siciliana – osserva il capogruppo dei Popolari-Autonomisti-Idea Sicilia – c’è un gruppo di lavoratori inquadrati, all’epoca delle assunzioni, nelle categorie A e B, che non consente loro di accedere alle qualifiche superiori ma soprattutto non rispecchia le funzioni oggi effettivamente svolte. E’ fondamentale, nel rispetto della legge di stabilità 2021, la rideterminazione organica del personale e la necessità di permettere a questi dipendenti, nella misura minima del 30%, che ne facciano domanda, di essere inquadrato nella superiore categoria C, ripianando così lo sfalsamento tra mansioni svolte e non riconosciute da una più adeguata collocazione nella categoria di funzione, senza dimenticare le attuali fasce C e D. Sul tema c’è un mio disegno di legge fermo in prima commissione per la trattazione. Tra l’altro – aggiunge Lentini – così si permetterebbe di reperire subito all’interno risorse umane da destinare anche alla collaborazione per la gestione dei fondi europei”. “E’ stato lo stesso ministro dell’Economia Franco nei giorni scorsi – conclude Lentini – a segnalare che tutte le amministrazioni sono chiamate a vigilare nella tempestiva e corretta attuazione degli interventi per realizzare traguardi e raggiungere obiettivi concordati con Bruxelles indispensabili per ottenere, ogni 6 mesi, le tranche di finanziamenti europei e in questo senso la Regione Siciliana da tempo, purtroppo, non ha personale sufficiente e capace a gestire questa mole di denaro da spendere e di lavoro che ci sarà da portare avanti”.

Com. Stam.

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