Prosegue incessante l’attività di contrasto dell’Arma di Riccione nei confronti degli autori di reati contro il patrimonio.
Quella appena conclusasi, infatti, è stata una giornata particolarmente prolifica sotto il profilo del contrasto.
Gli uomini dell’Arma guidati dal Capitano Marco Califano hanno infatti colto, in due distinti contesti operativi, tre uomini intenti a commettere furti.
I primi due nella notte a Morciano: Qui i militari del Nucleo Operativo della Compagnia, nel corso di una delle numerose pattuglie condotte in questi giorni nel territorio, notavano C.M. e C.X. ( un italiano del luogo cl. 96 ed un albanese cl. 98, n.d.r.) nelle adiacenza di una nota officina/elettrauto sita in via bucci.
Accadeva così che i militari, insospettiti dagli strani movimenti dei due, si appostavano e di li a poco li stanavano cogliendoli con le mani nel sacco. Nella circostanza i due si erano appena impossessati di 50 batterie per autovettura pronte per essere così rivendute sul mercato. Sono così scattate per i due le manette con l’accusa di furto aggravato.
Analoga sorte è capitata ad un uomo originario del napoletano ma residente a Riccione nella mattinata odierna.
N.C. cl. 52, pregiudicato per reati contro il patrimonio – mentre era all’interno di una tabaccheria ubicata nella centralissima Viale Diaz nr. 26 – si impossessava di uno smartphone lasciato temporaneamente incustodito sul bancone della vendita da un’anziana di origine peruviana, dandosi a repentina fuga.
Le immediate ricerche condotte dai militari dell’Arma – aiutati anche dalla visione filmati circuito chiuso esercizio commerciale – permettevano così di riconoscere l’uomo (già noto alle forze dell’ordine) e di orientare proficuamente le ricerche, conclusesi di li a poco nelle vicinanze con il suo arresto.
Per N.C. sono così scattate le manette, anche in questo caso con l’accusa di furto aggravato.
La refurtiva veniva così recuperata e restituita all’avente diritto.