Ristori o ignori? Figuccia attacca il nuovo decreto del governo Conte: “Migliaia di settori esclusi”

“Così dopo l’approvazione della commissione Finanze che in serata ha accorpato i precedenti provvedimenti bis, ter e quater, adesso si rischia una nuova tagliola –

così Vincenzo Figuccia parlamentare regionale della Lega e commissario provinciale del partito che prosegue – ancora una volta c’è il serio rischio di vedere tantissimi italiani colpiti, ignorati o addirittura esclusi dal nuovo Ristori che di “Ristoro” a ben poco. Infatti, al di là delle proroghe fiscali, si paventa la vergogna di una patrimoniale in stile sovietico, probabilmente per recuperare sostanze sperperate in bonus monopattini.
Con il decreto Ristori quarter – osserva – ci sono poi nuove clamorose esclusioni. Appaiono ingiustificate quelle riguardanti gli agenti del settore turistico o del settore fieristico entrambi fortemente danneggiati dall’emergenza Covid e dei quali chiederemo l’inserimento in sede di conversione del Decreto. Ci sono poi migliaia di partite IVA che dopo mesi, stanno ancora a guardare con il cannocchiale.
Ancora, sono di fatto 240.000 i lavoratori dipendenti potenzialmente esclusi dall’accesso agli ammortizzatori sociali emergenziali, in quanto assunti dalle circa 86.000 nuove imprese nate tra il 13 luglio e il 31 ottobre 2020. E non ultimo, i benzinai e più in generale i gestori di rifornimento carburanti che rivendicano legittimamente di essere ammessi a misure di tutela. Mi chiedo e ci chiediamo, che Ristoro possa essere una nuova tagliola lavorata ben bene in piena notte?”

Com. Stam.