Rosato (IV) due anni fa primo lockdown, oggi preoccupazione per guerra in Europa

Il 9 marzo di due anni fa l’Italia, disorientata e spaventata di fronte ad un nemico invisibile, entrava in lockdown.

Da lì a poco tutto il mondo si sarebbe trovato nella stessa situazione. Non sapevamo cosa sarebbe stato di noi, delle nostre vite, del futuro dei nostri figli. Da quel tunnel, di cui non si intravedeva la fine, siamo usciti vincenti grazie ai vaccini, alle limitazioni che ci siamo imposti, al sacrificio e al lavoro di tanti, personale medico e sanitario prima di tutto. Pensavamo di aver lasciato il peggio alle spalle, ma due settimane fa quello che non era immaginabile è accaduto e oggi ci ritroviamo schiacciati dalla preoccupazione di una guerra in Europa, vicino alle nostre frontiere, con così tante ripercussioni anche per tutti noi. Giuste le sanzioni a Russia e Bielorussia, diamone anche di più pesanti, indispensabile la solidarietà al popolo ucraino e il forte sostegno in tutto quello che serve alla resistenza che stanno coraggiosamente combattendo, ma mettiamo in campo anche la più raffinata arma delle democrazie, la diplomazia, altrimenti il rischio è che a perderne saremo tutti.
Lo scrive facebook il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato

Com. Stam.