“Dall’inizio della pandemia, il Comune di Palermo ha istituito, attraverso il servizio di Protezione Civile comunale e a sostegno delle famiglie più in difficoltà economiche, un buono spesa erogato con cadenza mensile e con determinati requisiti reddituali”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo della Lega, che prosegue: “Tutto bello in apparenza, ma il sistema già dall’inizio ha mostrato problemi tecnici, soprattutto nel caricamento delle domande, e ad oggi, dopo che è trascorso quasi un anno, la situazione è, se possibile, peggiorata: pratiche respinte per assenza di allegati, anche se quest’ultimi c’erano; importi caricati parzialmente anche se le pratiche erano della stessa persona con condizioni identiche a quelle del mese precedente, e necessità di presentazione dell’istanza da ripetere più volte a causa del blocco del sistema. Insomma, in un anno non c’è stata nessuna capacità di migliorare il sistema informatico a danno dei cittadini che certo non richiedono il sostegno per piacere, bensì per necessità.
Visto che il portale informatico è amministrato dalla Sispi, come mai non sono stati risolti questi problemi in un anno? Quanto costa al Comune questo portale? E ancora, considerato che a pensar male a volte ci si azzecca, l’equazione matematica dice una cosa: più difficoltà a presentare le domande equivale a meno contributo erogato”.
Com. Stam.