Salone dell’Auto. Capone UGL: “Rivedere stop a motori endotermici per scongiurare disastro occupazionale”
“Lo stop nel 2035 alla produzione di veicoli con motori endotermici in favore delle auto elettriche sta mettendo in seria difficoltà il settore dell’industria automobilistica.
Imporre il dogma ecologista in assenza di una gradualità e di un sostegno all’intera filiera e ai lavoratori indebolisce un asset strategico come l’automotive a vantaggio delle imprese cinesi. È fondamentale invertire la rotta per scongiurare un disastro finanziario e occupazionale. La messa in cassa integrazione degli operai a Mirafiori e l’annuncio della Volkswagen di un taglio pari a 500 mila unità di auto all’anno, sono un drammatico campanello d’allarme. L’UGL auspica, pertanto, la prosecuzione del tavolo di confronto con il Governo per discutere delle politiche industriali necessarie a rilanciare il comparto e a salvaguardare i livelli occupazionali. È apprezzabile, in tal senso, l’impegno assunto in occasione del Salone dell’Auto di Torino dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini a tutela del lavoro e dell’industria dell’auto dalle follie di Bruxelles. Guardiamo, inoltre, con favore all’iniziativa annunciata dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, volta a proporre un anticipo al 2025 della revisione dello stop alla produzione di veicoli endotermici prevista nel Green Deal nel 2026. È necessario, al contempo, affiancare tale proposta ad un quadro di misure di più ampio respiro sia in termini industriali sia economici in chiave europea”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in occasione del Salone dell’Auto di Torino.