Non sarebbero stati i cambiamenti climatici avvenuti migliaia di anni fa a determinare la scomparsa dell’uomo di Neanderthal dall’area del Mediterraneo occidentale, ma le tecnologie di caccia più avanzate usate dell’Homo sapiens.
La scoperta è recente ed è emersa analizzando le stalagmiti delle grotte dell’altipiano delle Murge, in Puglia, una delle poche aree della Terra dove neanderthaliani e sapiens hanno convissuto tra i 45mila ed i 42mila anni fa e lo studio è stato pubblicato su Nature Ecology & Evolution. L’analisi delle stalagmiti delle grotte pugliesi mostra infatti che all’epoca nell’area del Mediterraneo occidentale non ci sarebbe stata alcuna drastica variazione climatica, come invece ritenuto finora, ma solo lievi escursioni delle piogge, a differenza di quanto sarebbe accaduto in Europa continentale. E questo, secondo gli studiosi, porterebbe ad escludere l’ipotesi climatica come causa di estinzione dei neandertaliani. Ed allora quale sarebbe stata la causa della loro scomparsa? Secondo gli studiosi sarebbe stata la tecnica di caccia più avanzata impiegata all’epoca dai sapiens, in netta concorrenza – che poi è diventata prevalenza – sulle più ristrette capacità dei neanderthaliani, determinandone così la loro fine.
Ciro Cardinale
CS
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