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Scuola, dipartimento regionale Istruzione Sicilia di FI Grimaudo e Orifici: “Noi con Draghi, stop didattica a distanza agevolare quella in presenza”

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Palermo – “Bisogna fare il possibile, con le modalità più adatte, per recuperare le ore di lezione in presenza perse lo scorso anno, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, in cui la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficoltà”.

Così il dipartimento Istruzione Sicilia di Forza Italia, guidato da Maria Grimaudo, che condivide la posizione espressa dalla responsabile nazionale del dipartimento, la deputata Valentina Aprea, con il pieno sostegno di FI agli impegni programmatici, in materia di istruzione, del presidente del Consiglio, Mario Draghi. 

“I docenti – continua Grimaudo – hanno fatto sforzi notevoli per svolgere la didattica a distanza. Hanno sacrificato anche il loro tempo libero, seguendo videoconferenze per ore e ore, correggendo prove interminabili con strumenti inadeguati, rispondendo alle esigenze degli studenti senza mai risparmiarsi”.

“Noi docenti ci siamo rimboccati le maniche – aggiunge Francesco Orifici, responsabile del dipartimento istruzione di Messina –  e abbiamo messo in pratica le nostre conoscenze tecnologiche utili a tenere alta la curiosità degli alunni verso le lezioni. Il passaggio alla Dad  – spiega – ha creato disagi a famiglie e scuole e ha indebolito la trasmissione dei contenuti didattici, annientando le relazioni sociali. Si è accentuato il divario socio-economico e culturale tra le famiglie, molte delle quali sprovviste di dispositivi adatti al corretto svolgimento delle lezioni in streaming”.

“Piattaforme come Google Meet o Microsoft Teams – sottolineano Grimaudo e Orifici – hanno sostituito il luogo fisico della classe, creando effetti negativi sia a livello fisico che psicologico. Sedentarietà, stanchezza, mal di testa, mal di schiena e bruciore agli occhi sono tra i disturbi maggiormente riscontrati da alunni e docenti. Restituire quanto prima le scuole a una situazione di normalità è l’obiettivo enunciato dal presidente Draghi, che noi condividiamo pienamente. Serve quindi – concludono i due responsabili dei dipartimenti Istruzione – un calendario più flessibile che tenga conto delle interruzioni da pandemia e che quindi permetta agli studenti di recuperare giorni o lezioni perse, anche sfruttando il digitale durante le lezioni dal vivo”. 

Com. Stam.

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