Serrati controlli dei Carabinieri del Gruppo Tutela Lavoro di Palermo che, insieme a quelli della Compagnia di Cefalù, sono stati impegnati nel contrasto al lavoro sommerso e nella verifica della corretta applicazione delle leggi sulla sicurezza nei cantieri edili.
Nello scorso fine settimana sono state 14 le imprese edili affidatarie di lavori di costruzione o ristrutturazione, sia pubblici che privati, sottoposte a controllo.
Tra le violazioni più ricorrenti riscontrate vi sono: non aver protetto le pareti del fronte di attacco degli scavi; ponteggi metallici non conformi; la mancanza di parapetti; le inesatte procedure di lavoro rispetto a quanto stabilito dal coordinatore della sicurezza, l’omesso utilizzo dei D.P.I. da parte dei lavoratori, la mancata messa a terra di grosse masse metalliche, la mancanza di segnaletica di sicurezza ed altro, l’omessa formazione dei lavoratori. I controlli hanno comportato la denuncia alle competente Procura delle Repubblica di 16 persone tra imprenditori, committenti e coordinatori della sicurezza, contestando ammende superiori a € 400.000,00.
Su 27 lavoratori controllati, 2 sono risultati in nero, ragion per cui una delle aziende ha subito la sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del d.lgs 81/2008, oggi revocata a seguito della regolarizzazione dei lavoratori e del pagamento della sanzione aggiuntiva pari ad € 2.000,00.
I controlli continueranno anche nelle prossime settimane, al fine di garantire la massima osservanza dei principi della sicurezza nei cantieri edili, nonchè di scongiurare ulteriori nefaste conseguenze per i lavoratori del settore già duramente colpiti.