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SIFUS Confali sui forestali

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SiFUS-Confali Sicilia: “solo una riforma del comparto forestale che fa sistema tra patrimonio boschivo, territorio, ambiente, turismo e lavoro puo’ soddisfare i lavoratori e l’ europa. il resto sono chiacchiere contro cui continueremo a lottare, senza se e senza ma”

Invece che una “riforma del comparto forestale”, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, e il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, hanno imbastito (come emerge dai lavori della III commissione dell’ARS) una proposta di legge ‘pro forestali’ che punta maldestramente sia a superare il problema della procedura d’infrazione con l’Europa attraverso la stagionalità dei contratti e contestualmente, che ad acchiappare un minimo di consenso elettorale sparando fantomatici aumenti di giornate di lavoro.
In risultato della strategia contenuta nel ddl è nefasto tanto è vero che il Governo Musumeci, come ha già compreso, si è messo tutti contro:
1) i forestali poiché hanno capito molto bene che le 120 giornate per i 78isti e i 101isti e le 180 giornate per i 151isti sono un illusione ottica poiché nella migliore delle ipotesi si otterrebbero in 6 anni ( 1/6 l’anno) e, inoltre, pagando il prezzo di importanti prerogative di cui fino ad oggi hanno beneficiato quali :
a) il meccanismo che prevede il turnover per consentire il transito automatico da un contingente all’altro ;
b) l’attuale contingente a tempo indeterminato;
c) l’attuale contratto di lavoro che verrebbe trasformato con un contratto stagionale vincolato alle giornate stabilite dalla norma;
2) l’Europa che vuole il tempo indeterminato per tutti i precari e continua ad inviare al Governo Regionale ripetute procedure d’infrazione;
3) i sindacati confederali che rivendicano una riforma che preveda due contingenti: uno di 180 giorni e l’altro a tempo indeterminato; invece, con il Governo Crocetta avevano accettato la proposta di riforma Cracolici che era ancora peggiore di questa poichè all’art. 21 prevedeva financo la cancellazione delle attuali garanzie occupazionali.
4 ) il SiFUS che si batte per una riforma che punta da sempre al tempo indeterminato per tutti i circa 18 mila forestali Siciliani in un ottica di pubblica utilità.
“In verità -ha dichiarato Maurizio Grosso, Segretario Generale del SiFUS– il Governo Musumeci, nonostante in campagna elettorale si era impegnato a votare una riforma pro stabilizzazione, non ha idea di cosa significa il termine “riforma” e anziché ascoltare il SiFUS ha preferito millantare improbabili aumenti di giornate che si scontrano con l’utilità oggettiva dei forestali per i boschi e il territorio, con le indicazioni della Commissione Europea e con le ragioni dei sindacati. Una riforma è una cosa seria e lo abbiamo rappresentato con i fatti -ha continuato Grosso– al Governo Musumeci facendo presentare all’ARS, da ben 9 parlamentari di maggioranza e opposizione, il ddl 1009 che allarga le competenze dei forestali e fa sistema tra patrimonio boschivo, ambiente, territorio, turismi e lavoro. L’allargamento delle competenze, a partire dalla messa in sicurezza del territorio, dalla pulizia e regimentazione dei torrenti, ecc, consentono di attingere da nuovi canali finanziari che permettono alla riforma che proponiamo di addivenire ad tempo indeterminato per tutti i lavoratori. Siccome non c’è più sordo di chi non vuol sentire -ha concluso il Segretario Generale del SiFus, Maurizio Grosso– noi non ci stancheremo mai di gridare le ragioni dei boschi, del territorio e della Sicilia.

Maurizio Grosso – segretario generale del SIFUS CONFALI  

Com. Stam.

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