Europa

Situazioni di emergenza e crisi prolungate: l’UE aumenta i finanziamenti per l’istruzione

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Bruxelles, 18 maggio 2018: L’istruzione in situazioni di emergenza aiuta milioni di bambini in stato di necessità in tutto il mondo

La Commissione ha adottato in data odierna un nuovo quadro politico che mira ad aumentare nel 2019 i finanziamenti umanitari all’istruzione nelle situazioni di emergenza e di crisi al 10% del suo bilancio totale per gli aiuti umanitari. Tale politica mira anche a riavvicinare alla scuola, entro un termine di tre mesi, i bambini coinvolti in crisi umanitarie.

” Con le crisi umanitarie in aumento in tutto il mondo, milioni di bambini rischiano di crescere senza istruzione. Abbiamo la responsabilità di agire per evitare che si creino generazioni perdute. Questa nuova politica ci consentirà di aiutare i bambini meglio e più rapidamente di prima, anche nelle situazioni più difficili. A tal fine rafforzeremo la cooperazione con altri donatori e partner e coordineremo meglio l’assistenza a breve e a lungo termine. L’UE è attualmente un leader mondiale in materia di reinserimento scolastico dei bambini. Quest’anno l’8 % del nostro bilancio per gli aiuti umanitari è destinato all’istruzione in situazioni di emergenza, il che rappresenta una cifra 8 volte più elevata se calcoliamo dal 2015. E miriamo a raggiungere il 10 % nel 2019″. Questo è quanto ha affermato il Commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides, parlando oggi a Bruxelles in occasione della presentazione della comunicazione dell’UE sull’istruzione nelle situazioni d’emergenza e di crisi prolungate.

Il nuovo quadro politico stabilisce quattro priorità: migliorare l’accesso a opportunità di apprendimento per bambini e giovani; impartire istruzione e formazione di qualità; garantire la protezione dell’istruzione dagli attacchi e introdurre risposte educative rapide e innovative.

La decisione odierna è una tappa fondamentale dell’impegno della Commissione Juncker di aiutare milioni di bambini il cui accesso all’istruzione è interrotto a causa di conflitti, sfollamenti forzati, violenza, cambiamenti climatici e calamità. Il programma umanitario più vasto in assoluto dell’Unione europea a favore dell’istruzione in situazioni d’emergenza, per un valore di 84 milioni di euro, è attualmente il programma di trasferimento condizionale di denaro contante a favore dell’istruzione in Turchia, che aiuta a inserire a scuola 290 000 minori rifugiati.

Contesto

Milioni di bambini nel mondo non hanno accesso all’istruzione a causa di conflitti, sfollamenti forzati, violenze, cambiamenti climatici e calamità. La Siria, l’Iraq, lo Yemen, i territori palestinesi occupati, l’Afghanistan, il Sud Sudan la Repubblica democratica del Congo sono fra i 35 paesi circa colpiti da crisi in cui quasi 75 milioni di bambini in età scolare vedono interrotta la loro istruzione. Tra i rifugiati, frequenta la scuola poco più della metà dei bambini in età scolare primaria, e meno di un quarto dei ragazzi della fascia d’età per la scuola secondaria. Solo l’1% segue l’istruzione terziaria.

L’Unione europea è diventata un leader mondiale in materia di istruzione nelle situazioni d’emergenza: la media mondiale di aiuti umanitari destinati all’istruzione è difatti inferiore al 3%. La Commissione ha rafforzato i finanziamenti in maniera consistente. Ad esempio, mentre nel 2012 i progetti di finanziamento a carico del bilancio umanitario riguardavano solo 6 paesi, i progetti attuali interessano un totale di 52 paesi di tutto il mondo Nel complesso, più di 5,5 milioni di ragazze e ragazzi hanno beneficiato di questi finanziamenti per circa 265 milioni di euro dal 2016. L’UE ha inoltre mobilitato più di 1,5 miliardi di euro nel contesto della crisi siriana dal 2011. Ciò è stato fatto attraverso una serie di strumenti e meccanismi dell’UE (lo strumento europeo di vicinato, l’assistenza umanitaria, lo strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace, così come il fondo fiduciario regionale dell’UE in risposta alla crisi siriana – che garantisce anche opportunità di istruzione per i paesi d’accoglienza sotto pressione come il Libano e la Giordania -, e lo strumento dell’UE per i rifugiati in Turchia). Il programma “Erasmus+” continua ad essere aperto agli studenti siriani per periodi di studio all’estero e alle università siriane ai fini di rafforzamento delle capacità e di modernizzazione dei curricula.

Con la proposta di oggi, l’UE rafforzerà i legami fra gli strumenti e i mezzi disponibili nell’ambito degli aiuti umanitari e della cooperazione allo sviluppo. Questo andrà ad aggiungersi al consistente contributo che l’assistenza allo sviluppo dell’UE già apporta ai progetti di istruzione nei paesi e nelle regioni fragili e colpiti dalle crisi in tutto il mondo, anche attraverso finanziamenti multilaterali a iniziative mondiali come il partenariato globale per l’istruzione e Education Cannot Wait (“L’istruzione non può aspettare”).

Per ulteriori informazioni

Comunicazione sull’istruzione nelle situazioni d’emergenza e di crisi prolungate

Scheda informativa sull’istruzione nelle situazioni d’emergenza

Protezione civile e aiuto umanitario europei

CS

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