Per il collegio sindacale, audito in settima commissione, occorreva ragionare sulla mobilità interaziendale.
Il Collegio Sindacale in un confronto in settima Commissione e intervenuto sulla questione della mobilità interaziendale che avrebbe coinvolto il passaggio di 94 unità dalla Reset alla Rap, esprimendo l’opportunità di ragionare sullo tale spostamento all’interno delle società delle stesse le unità operative già presenti e operanti. Una scelta, che rispetto all’assunzione di nuove unità operative, andava ad attenuare i costi dell’amministrazione.
Adesso – spiega Susinno dopo lo stop del Sindaco alle nuove assunzioni e la mancata attuazione della mobilità interaziendale la situazione del personale alla RAP si complica con possibili ricadute sui servizi.
In Azienda – continua Susinno – negli ulti anni tra pensionamenti e quant’altro il personale in forza si è ridotto di oltre 500 unità, ed è evidente, che gli attuali dipendenti dell’azienda non sono sufficienti a coprire l’intero fabbisogno cittadino, dove peraltro risulta necessario mettere in atto tutte le misure finalizzate all’aumento della differenziata”.
Condivido – conclude Susinno la scelta del Sindaco rappresentata alle aziende partecipate di non procedere alle 106 nuove assunzione proprio in vista delle elezioni. Tuttavia, la visione della prossima amministrazione deve essere quella di rimpinguare il personale affinché il servizio della raccolta dei rifiuti rimanga pubblico.
Com. Stam.
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