Notizie

Terremoto Turchia-Siria: ad un mese dal sisma i finanziamenti non riescono a far fronte alle enormi necessità della popolazione

• Bookmarks: 16


43 ONG invitano tutte le parti a garantire che gli aiuti al popolo siriano non siano politicizzati e chiedono con urgenza un maggiore sostegno internazionale alla risposta al fine di prevenire un ulteriore deterioramento della situazione in Siria.

Un mese dopo i devastanti terremoti che hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria, la popolazione ha ancora urgente bisogno di aiuto. I due paesi hanno subito ingenti danni, con le popolazioni sia siriana che turca gravemente colpite dal sisma che hanno bisogno di un sostegno internazionale commisurato alla portata del disastro.

Le organizzazioni umanitarie che sostengono le popolazioni più vulnerabili in Siria, sono allarmate per la mancanza di finanziamenti adeguati assegnati alla risposta umanitaria a seguito del disastro del 6 febbraio. Secondo le Nazioni Unite, infatti, sono 8,8 milioni le persone colpite dal disastro nella sola Siria e le sovvenzioni sono state ben al di sotto delle crescenti necessità della popolazione.

Inoltre, non bisogna dimenticare che la Siria vive da oltre 10 anni un conflitto devastante e un’emergenza umanitaria che è stata notevolmente sotto-finanziata mentre i bisogni dei siriani sono aumentati più che in qualsiasi momento del conflitto. Infatti, secondo l’ultima rilevazione[1], 15,3 milioni di siriani hanno bisogno di assistenza umanitaria.

Nonostante ciò, i finanziamenti per la risposta umanitaria in Siria hanno subito dei ritardi. Ora, il Syria Earthquake Flash Appeal ha assicurato solo il 52%, mentre solo un terzo dei 206 milioni di dollari promessi è stato vincolato ai partner ed è disponibile per la risposta.

Un gruppo di 43 ONG siriane ed internazionali, delle quali facciamo parte e che da anni forniscono risposta umanitaria in Siria, sottolineano come donatori che debbano concentrarsi sulla difficile situazione dei siriani e impegnarsi a fornire assistenza immediata alle migliaia di persone che hanno bisogno di aiuto, sostenendo in modo ampio gli attori umanitari sul campo. Gli stessi donatori, devono considerare la risposta umanitaria in corso in Siria e le esigenze a lungo termine derivanti dal terremoto, che hanno intensificato le crisi umanitaria ed economica preesistenti nel Paese.

Sulla scia di quanto accaduto, molti governi donatori hanno risposto mettendo a disposizione fondi per attività di risposta all’emergenza terremoti. Tuttavia, alcuni di questi fondi sono stati spostati da finanziamenti già previsti per la risposta umanitaria in corso in Siria. Questo, ovviamente, lascerà sottofinanziate aree di intervento umanitario che già esistevano e avrà un forte impatto sul nostro rapporto con le comunità locali e sulla fiducia che abbiamo costruito nel corso degli anni. Per questo, le ONG esortano i donatori a non limitarsi a reindirizzare questi fondi, ma a fornire risorse aggiuntive e più flessibili per affrontare le enormi mancanze nei servizi in base alle esigenze della popolazione più vulnerabile.

Nonostante la pronta azione intrapresa dalle ONG, in particolare da quelle siriane, per espandere i servizi con le risorse esistenti, le organizzazioni che operano all’interno della Siria non possono più fornire il supporto necessario senza che vengano immediatamente sbloccati nuovi fondi. Nonostante forniscano la maggior parte della risposta in Siria, direttamente o come partner delle Nazioni Unite e delle ONG, infatti, le Organizzazioni siriane ricevono pochissimo supporto diretto. Sia i fondi comuni, che i finanziamenti bilaterali diretti con garanzie a più lungo termine dovrebbero essere messi a disposizione delle ONG nazionali che operano in Siria. Senza questo, le popolazioni che hanno già perso le loro case, attività commerciali e beni, saranno spinte ulteriormente alla povertà estrema.

Inoltre, i donatori devono sforzarsi di porre fine ai finanziamenti a breve termine nella regione e investire invece in una ripresa a lungo termine che fornisca riparo, cibo, acqua e servizi igienici, protezione, assistenza sanitaria, istruzione e opportunità di sostentamento per tutti gli sfollati che nell’ultimo decennio hanno dovuto affrontare un conflitto.

Le ONG sottoscritte, invitano tutte le parti a garantire che gli aiuti al popolo siriano non siano politicizzati. Le ONG chiedono con urgenza un maggiore sostegno internazionale alla risposta al fine di prevenire un ulteriore deterioramento della situazione in Siria. Questo disastro non conosce confini o politica, e nemmeno il sostegno al popolo siriano deve.

Firmatari:

1. Norwegian Refugees Council

2. Islamic Relief USA

3. Relief International

4. Takaful Al Sham

5. Catholic Agency for Oversees Development

6. SCIAF Caritas Scotland

7. Shafak

8. World Vision

9. MedGlobal

10. Helpage

11. Human Appeal

12. SARD

13. Syria Relief and Development

14. Nasaem Khair Organisation

15. Sham Humanitarian

16. Big Heart

17. Action for Humanity

18. Revival Hope

19. Malteser International

20. Save the Children

21. Danish Refugees Council

22. Oxfam

23. Mercy Corps

24. Dunya Doktorlari

25. SEMA

26. Act Alliance

27. People In Need

28. International Rescue Committee

29. Mennonite Central Committee

30. Humanity and Inclusion

31. War Child

32. ZOA

33. Mentor Initiative

34. Mission East

35. Hand in Hand

36. GOAL

37. ATAA

38. Welth Hunger Hilfe

39. Hurras Network

40. Solidarite International

41. Un Ponte Per

42. SAMS

43. Horan Foundation

44. CARE

45. RAHMA Worldwide

Com. Stam.

16 recommended
comments icon0 comments
KKKKK
0 notes
167 views
bookmark icon

Write a comment...

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com