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Truffa del camper, italiano arrestato in Albania

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Lo Sportello dei Diritti: “Per evitare la truffa controllare l’identità del venditore e fare sempre prima una visura del veicolo”

Un nostro connazionale è stato arrestato in Albania per aver tentato di vendere un camper a noleggio. La polizia di Argirocastro nel sud del Paese delle Aquile, ha arrestato mercoledì un cittadino italiano che stava cercando di vendere un camper che aveva noleggiato in Spagna. Secondo fonti ufficiali, dopo aver ricevuto informazioni dall’Ufficio nazionale dell’Interpol Tirana sul veicolo tipo “Citroen”, i servizi della polizia di frontiera di Kakavije hanno fermato il veicolo. Sono stati avvisati gli specialisti della Sezione per le indagini sui traffici illeciti della DVP Gjirokastra per eseguire ulteriori procedure, che hanno trattenuto il conducente del mezzo, cittadino italiano del quale si conoscono solo le iniziali M.S. di 36 anni, nato in Italia ma residente in Spagna, in quanto sospettato che  stava per vendere questo veicolo mentre non era il proprietario. Il camper è stato sequestrato come prova materiale. I mezzi d’informazione albanese hanno appreso che il cittadino italiano aveva noleggiato il camper in Spagna e intendeva recarsi in Grecia per venderlo. E’ stato fermato presso la Direzione Regionale del Servizio Autotrasporto dopo che aveva già trovato un acquirente e cercava di espletare le pratiche di vendita. È stato lì che è stato trattenuto dai servizi di polizia di frontiera di Kakavija che lo ricercavano dopo la notifica dell’Interpol. Per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, preoccupa l’aumento dei casi di truffa delle auto fantasma in un periodo quello attuale, che è di crisi e di difficoltà economica. I consumatori vogliono risparmiare e sono sempre più alla ricerca di occasioni: l’online è un chiaro riferimento. Contestualmente i malfattori aguzzano l’ingegno e raffinano le tecniche: le truffe aumentano e l’inganno diventa più difficile da cogliere. Bisogna, quindi, elevare il livello di attenzione. Prezzi particolarmente scontati devono far riflettere. Questo vale per qualsiasi bene si acquisti, online o offline: meglio non fidarsi quando ci sono sconti troppo alti. Poniamo che una persona si faccia attirare lo stesso. Una via d’uscita c’è? Può essere utile, in caso di dubbi, verificare l’effettiva esistenza e la solidità del rivenditore. È bene controllare che quest’ultimo abbia un sito internet proprio, oltre agli annunci sulle piattaforme specializzate. Una verifica può essere condotta alla Camera di commercio ricorrendo al numero di partita Iva dell’attività. È importante fornire dati solo in presenza di siti internet sicuri, contrassegnati quasi sempre dal simbolo di un lucchetto nella barra degli indirizzi. È fondamentale da parte dell’acquirente risalire alla reale identità del venditore, altrimenti diventa un’operazione molto difficile. Infine, quando si tratta di beni registrati sul territorio una visura al P.R.A. che è agevolmente eseguibile online può essere un utile strumento per verificare l’effettiva proprietà e se vi siano gravami quali fermi amministrativi o pignoramenti. Anche negli altri stati dell’Ue esistono strumenti simili e ciò può servire quando si tratta di acquistare un veicolo immatricolato all’estero.

Com. Stam./foto fonte “Sportello dei Diritti

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