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Ugl. Con la nuova Gigafactory di Enel la città di Catania si rilancia in chiave investimento Intel

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Musumeci e Mazzeo: “Per noi partita ancora aperta per fare dell’Etna valley il primo polo tecnologico d’Europa”

“La prossima realizzazione a Catania di un importante investimento da parte di Enel green power all’interno della 3Sun, con la realizzazione di una Gigafactory mirata allo sviluppo di pannelli fotovoltaici, di recente citato pubblicamente anche dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, ripropone la bontà della nostra Zona industriale per l’attrazione di nuovi insediamenti nel settore delle tecnologie di avanguardia.” Lo dicono all’unisono dalla Ugl etnea il segretario territoriale Giovanni Musumeci ed Angelo Mazzeo, segretario provinciale della federazione Ugl Metalmeccanici. “Questa rilevante opportunità, che è stata rivendicata anche dal Governo nazionale attraverso il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, rilancia con forza il tema della scelta di Catania per la nuova fabbrica di Intel finanziata con fondi europei nell’ambito del “Chips act” e con risorse nazionali. Le indiscrezioni, apparse poco più di un mese fa a mezzo stampa sull’eliminazione della nostra città dalla lista dei potenziali siti adatti ad ospitare il nuovo impianto, non hanno trovato alcuna conferma ufficiale da parte del colosso della microelettronica e della struttura governativa italiana (pare sia il Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, retto da Vittorio Colao) che sta seguendo l’iniziativa – fanno notare Musumeci e Mazzeo. In compenso si è ugualmente scatenato un vortice di polemiche, anche di carattere prettamente politico, che a nostro avviso non ha di certo contribuito a sostenere appieno la bontà di Catania e gli sforzi fatti per avere il prestigio di ospitare Intel accanto ad STMicroelectronics. A noi, come Ugl, non interessa fare della questione una gara tra nord e sud, piuttosto ci preme ancora una volta ribadire come questa nostra realtà non è seconda a nessuno ed ha tutte le caratteristiche e le carte in regola per far sorgere un altro grande stabilimento per la produzione di chip. Quello che oggi è un sogno, in effetti, potrebbe diventare il primo polo tecnologico di tutta Europa, rilanciando l’Etna valley e ridando speranza a centinaia di giovani eccellenze siciliane di non dover emigrare. Siamo convinti che la partita sia ancora pienamente aperta, continuando a tenere ancora in corsa Catania sui quali il forte bisogno di azioni di indiscusso impatto (economico e sociale per ridurre il gap con il resto d’Italia) ed assicurarle una posizione di rilievo nell’area Euromediterranea, sono punti di forza aggiuntivi rispetto ad altri siti nazionali che riconosciamo essere comunque di livello. Siamo certi che lo stesso ministro Giorgetti, quando sarà presto a Catania e ci auguriamo di poterlo incontrare, avrà modo di rendersi fisicamente conto di ciò che convintamente continuiamo ad affermare. Da parte nostra quindi non smetteremo di batterci per questa idea e chiediamo oggi a tutta la politica locale di non abbandonare la battaglia per avere Intel a Catania e dare una concreta aspettativa ai suoi lavoratori. Sarebbe davvero un enorme peccato, oltre che un’assurdità, avere nello stesso luogo STM ed Enel Green Power in espansione e non metterci accanto una produzione Intel – concludono i due esponenti della Ugl catanese.” 

Com. Stam.

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