A volte ritornano e questa volta è un bene per la Sicilia. Nel 2004 Antonio D’Amore, subito dopo la laurea in ingegneria nell’Università di Palermo, dopo essersi guardato intorno, era “volato via” all’estero, prima nel Regno unito per prendere la laurea specialistica in ingegneria biomedica, e poi negli Usa, a Pittsburgh, per il dottorato di ricerca.
La sua passione è diventata così la ricerca sulla rigenerazione del tessuto cardiovascolare. E studiando e sperimentando, alla fine D’Amore ha pensato di ripercorrere a ritroso la strada già intrapresa, ritornando sui suoi passi, rientrando nella sua isola al seguito della missione della fondazione Ri.Med., dove nel frattempo è approdato, per ricreare nel Meridione d’Italia un punto di sviluppo per la biotecnologia avanzata ed applicata alla medicina. Ed a Palermo, nell’ateneo del capoluogo, già sono pronte le strutture per allestire i laboratori di ricerca, in collaborazione con Ri.Med., università di Pittsburgh ed Ismett. L’idea è così quella di creare una filiera di ricerca per lo sviluppo e la realizzazione di prodotti ad alto valore medico-scientifico, proprio nella Sicilia che molti stanno abbandonando ormai da anni, alla ricerca di occasioni di lavoro che l’isola purtroppo non offre più. Ed invece a volte si può ritornare.
Ciro Cardinale
CS
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