Vicenza: allarme criminalità. Secondo i dati statistici un reato su tre sarebbe commesso da un immigrato. Agli italiani il primato negativo per quanto riguarda i reati finanziari e le violenze domestiche. In un anno sarebbero circa settemila le persone finite dinanzi al giudice. Il dato è emerso durante un controllo degli eventi giudiziari del 2014, secondo cui esattamente il 30% degli imputati e il 50% degli indagati avrebbe origini straniere: romeni, serbi, albanesi, marocchini, tunisini e nigerini. Tra i reati più contestati agli stranieri vi sarebbero: furto, rapina, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; ma anche danneggiamenti. Le origini degli imputati risentono inevitabilmente dei recenti flussi immigratori, anche se una fetta consistente degli imputati stranieri è riservata agli americani alloggiati nelle basi militari di Vicenza. Il peso della componente straniera – ovvero delle persone di 18 anni e più nate all’estero – tra gli autori dei reati è andato aumentando a partire dagli anni Novanta, mentre prima di allora il fenomeno era trascurabile. Se nel 1990 gli stranieri erano pari al 2,5% degli imputati, oggi gli stranieri rappresentano il 24% del totale. Guardando alle nazionalità degli stranieri che commettono reati, emerge che molte comunità non contribuiscono al fenomeno se non in misura del tutto trascurabile. Gli stranieri rappresentano il 32,6% del totale dei condannati, il 36,7% dei detenuti presenti nelle carceri e il 45% del totale degli entrati in carcere. Dati che potrebbero risultare allarmanti, ma che vengono perfettamente smentiti da un dossier statistico realizzato nel dicembre scorso dall’Idios per conto di Unar (l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni istituito dalla presidenza del Consiglio). Il report, basandosi sui dati elaborati dalla Direzione centrale di Polizia, mostra come le denunce mosse nei confronti degli italiani siano passate da 467.345 a 642.992, con un aumento del 37.6% dal 2004 ad oggi, mentre quelle contro gli stranieri da 224.515 a 290.902 con un aumento del 29,6%. Il dato diventa ancor più significativo se lo si incrocia con l’andamento demografico dello stesso periodo. Infatti in quest’arco temporale la popolazione italiana è leggermente diminuita, mentre è aumentato il flusso migratorio, soprattutto dai paesi del Nord Africa, anche grazie all’avvento della cosiddetta primavera araba. A tutto questo va aggiunto un dato ulteriore: circa il 17% delle denunce a carico degli stranieri si riferisce a un reato specifico del loro status, un reato, cioè, che gli italiani non posso compiere: la violazione della normativa sul soggiorno. In definitiva, se si effettua il confronto al netto di questa fattispecie, la media delle denunce a carico degli stranieri diminuisce ulteriormente.