“Una emendamento di buon senso!” così Pietro Alongi definisce la correzione che aveva presentato al ddl di riforma bocciato di misura. L’emendamento portava da una a due ore, prima e dopo la seduta di un consiglio comunale, il tempo di permesso dal lavoro che un consigliere poteva chiedere e ottenere.
“Un vero attacco alla democrazia – riprende il deputato Ncd – E lo dimostro con semplice esempio: nulla vieta a un eletto di Bagheria o di Termini Imerese di lavorare nella provincia trapanese; ebbene, mi pare difficile (o quantomeno pericoloso) che in un’ora questi possa raggiungere il proprio Minucipio di appartenenza per partecipare alla seduta del consiglio comunale”.
“Mi fa specie che, accanto al parere favorevole del governo il quale, evidentemente, si è ben reso conto della ratio del mio emendamento – conclude Alongi – si sia invece registrato quello contrario del presidente della commissione, Antonello Cracolici. Questo significa tentar di vietare la partecipazione democratica alla vita amministrativa di molti consiglieri eletti”.
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