Angelo Figuccia: “campo di calcio “Fazzino”, appello al Presidente Mattarella”

“Caro Presidente Mattarella, eviti l’ennesimo scempio ai danni dei ragazzi di Borgo Nuovo, a cui lei ha sempre mostrato attenzione e vicinanza”. E’ l’appello lanciato al Capo dello Stato da Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Tra qualche giorno, il campo di calcio “Vincenzo Fazzino”, uno dei pochissimi centri aggregativi del popolare quartiere palermitano di Borgo Nuovo, rischierà di essere pesantemente ridimensionato o addirittura di scomparire a causa di una cervellotica scelta di costruire alcune case popolari proprio nelle immediate adiacenze del centro sportivo.

Da qualche giorno, le ruspe hanno iniziato a lavorare per smantellare parte della struttura. Una situazione che mette seriamente a rischio la sopravvivenza dell’intero complesso sportivo, che da oltre quattro decenni è il principale punto di riferimento per le migliaia di giovani del quartiere, nato nel nulla negli anni ’60 e che non ha quasi nessun altro spazio aggregativo.

A dimostrare l’importanza del ruolo che ha avuto in questi lunghi anni il “Vincenzo Fazzino” sono le migliaia di ragazzi che hanno calcato quei campi, dove, sotto l’egida del CONI e della Federcalcio, hanno giocato, esultato, gioito, vinto e anche perso delle partite, ma dove comunque si sono divertiti e dove hanno trovato un’alternativa al nulla che offriva e, purtroppo, continua ad offrire il quartiere.

Ecco perché, caro Presidente Mattarella, mi auguro che raccolga quest’appello per non togliere ai ragazzi di Borgo Nuovo e non solo la possibilità di fare sport e di continuare a giocare a calcio, lo sport più bello del mondo. E per fare ciò, basta poco, anche spostare di qualche metro, con una piccola variante, qualcuna delle palazzine in costruzione, facendo così convivere il campo di calcio con le costruende case popolari, di cui Palermo ha sempre più bisogno, come dimostrano anche le cronache di questi giorni, con l’occupazione di locali e uffici pubblici abbandonati e trasformati in abitazioni di fortuna”.

Com. Stam.