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Angelo Figuccia: “Il grido d’allarme dei sindacati: “l’Amat è virtualmente fallita”

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“L’Amat è virtualmente fallita. E’ questo il grido di dolore lanciato dai sindacati Cisal, Cobas ed Ugl dell’azienda di via Roccazzo”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Stamattina, con i colleghi della Terza Commissione Consiliare, abbiamo ricevuto in audizione i rappresentanti di tre delle maggiori sigle sindacali rappresentate all’Amat. E il loro grido d’allarme è univoco: l’azienda è ormai virtualmente fallita.
Sono stati davvero parecchi i punti critici toccati dai sindacalisti. A cominciare dal numero di autobus in dotazione. Il patrimonio aziendale di materiale rotabile (bus, pullman, automezzi, ecc.) è stimato in circa 85 milioni di euro di ammortamento, tanto che l’Amat ha iscritto nel proprio bilancio, ovvero ha in dotazione, ben 420 bus. Di questi, ben 200 sono fermi nei vari depositi perché in rottamazione; dei rimanenti 220 funzionanti, almeno sulla carta, ne scendono quotidianamente in strada soltanto circa 150-160, mentre secondo il contratto di servizio con il Comune dovrebbero essere almeno 200.
Capitolo officina: nonostante sia considerata la più attrezzata nel suo settore dell’intero Meridione d’Italia, ogni anno vengono spesi ben 2 milioni di euro per far svolgere lavori di riparazione a ditte esterne, a cominciare dall’azienda che ha prodotto gli ultimi 18 bus immessi in servizio. E qui si arriva ad un incredibile paradosso: ogni santo giorno, prima di circolare sulle strade palermitane, questi 18 mezzi devono essere sottoposti ad un controllo, denominato in gergo “rabbocco dell’acqua”. Ebbene, questo servizio viene svolto da un addetto dell’azienda che ha venduto i mezzi, che però arriva in deposito soltanto alle ore 7, mentre i mezzi dovrebbe essere in strada da almeno due ore prima. Misteri dei contratti.
Capitolo tram: mentre sono in corso le prove dei fiammanti treni bianchi sulle rotaie che hanno stravolto gran parte della viabilità cittadina, i sindacalisti hanno denunciato un altro incredibile paradosso. Una volta entrata a regime, la gestione dell’intero sistema tranviario sarà finanziata attraverso i soldi che il Comune spera di incassare dalla vendita dei pass per le nuove Ztl. Se, per caso, molti palermitani non dovessero acquistare questi pass, niente soldi per il tram e addio ai sogni di gloria di Orlando.
Infine, nel corso della riunione, Corrado Di Maria, rappresentante dell’Ugl, ha dichiarato che, negli ultimi tempi, che l’azienda avrebbe assunto 5 persone inserite nella speciale lista delle categoria protette, nonostante la legge dica chiaramente che nessun ente può assumere nuovo personale se prima non stabilizza tutti i propri dipendenti già in organico.
Caro Orlando, che il sindaco lo sai fare, apri gli occhi e controlla quello che combinano dalle parti di via Roccazzo. Sicuramente le cose che non vanno sono parecchie: se vuoi evitare il crac, intervieni immediatamente”.
Com. Stam.

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