Politica

Angelo Figuccia, lettera aperta al sindaco Orlando: “ti e’ piaciuto vincere facile, ma Palermo è allo sbando, libera la città e dimettiti”

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“Sia pure in ritardo di tre anni, finalmente la città di Palermo ha scoperto il grande bluff del sindaco Orlando”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Che quelle di Orlando nella campagna elettorale del 2012 fossero promesse fatte al vento lo avevamo detto già allora, ma i palermitani hanno preferito credere alle mirabolanti parole di quello che è tornato per la quinta volta a Palazzo delle Aquile. I rifiuti? Subito scompariranno dalle strade. Le tasse? Saranno portate al minimo. L’economia? Faremo prodigi per rilanciarla. E via di questo passo. A distanza di poco più di tre anni, tutti i palermitani si sono resi conto del bluff orlandiano. I rifiuti continuano ad essere padroni assoluti di ogni angolo della città, senza che la Rap faccia niente per cercare di rendere più pulita Palermo. Anzi, Orlando non sa più con chi prendersela: prima con i “cittadini incivili”, poi con la “Regione inadempiente” e adesso con i “dirigenti fannulloni”.

Invece di lanciare accuse a destra e a manca, caro sindaco, è arrivato il momento di fare una seria autoanalisi così da renderti conto che il vero grosso problema di Palermo sei tu. La gran parte dei palermitani ti ha ormai voltato le spalle, dopo essersi accorti sulla propria pelle che il sindaco non lo sai fare, se non aumentando le tasse e distribuendo poltrone ai tuoi fedelissimi.

Lo dimostrano i 46 milioni di euro, sui 120 previsti, non incassati lo scorso anno dal Comune attraverso la Tari, l’imposta sui rifiuti, una vera e propria class action messa in pratica dai palermitani stanchi di pagare parecchio per avere un servizio pessimo.

In tempi di vacche magre, anzi magrissime, è indispensabile dare segnali di austerity e di risparmi, magari rinunciando a piccoli e grandi privilegi come, ad esempio, evitare di avere una pattuglia dei vigili urbani davanti casa propria 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno. Oppure, cercare di ridurre drasticamente i 20 milioni di euro che il Comune spende ogni anno per pagare affitti, bollette, consulenze e altri sprechi sicuramente evitabili.

E che ormai il tuo cammino politico sia arrivato alla fine lo ha attestato ieri anche l’Assemblea Regionale Siciliana, che ha bocciato una norma a te tanto cara: non sarà automaticamente il sindaco del capoluogo a fare il capo della città metropolitana, ma questo sarà scelto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni che ne faranno parte. Parafrasando un famoso slogan pubblicitario: ti sarebbe piaciuto vincere facile…

Insomma, caro Orlando, renditi conto che è arrivato il momento di togliere il disturbo e di dare voce ai palermitani, sicuramente contenti di voltare pagina e di poter votare un nuovo sindaco che sia pronto ad affrontare le difficili sfide che ci attendono. La tua formula dell’“usato sicuro” ha fatto il suo tempo. E’ arrivato il momento di avere facce nuove a Palazzo delle Aquile”.
Com. Stam.

KKKKK
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