“Con la fine dell’estate e il rientro dei palermitani in città, per la Rap si preannuncia un autunno di fuoco”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Angelo Figuccia, che prosegue: “Lo scorso giugno, il sindaco Orlando e il presidente della Rap, Sergio Marino, mandarono ai palermitani una lettera aperta nella quale promisero ai cittadini di rendere Palermo una città nettamente più pulita.
Ebbene, a distanza di quattro mesi, la situazione è sotto gli occhi di tutti: rifiuti abbandonati ad angolo di strada, turni di raccolta che saltano sempre più spesso perché i mezzi continuano a rompersi con una frequenza inquietante, ma soprattutto la tanto sbandierata promessa di cambiare i servizi di ritiro dei rifiuti è rimasta soltanto una pia illusione.
Palermo continua a restare tristemente negli ultimi posti delle classifiche nazionali della raccolta differenziata, anzi spesso i cassonetti appositi restano per settimane stracolmi senza che nessuno li svuoti. E non mancano i casi dei rifiuti che dovrebbero essere raccolti separatamente, come carta, vetro o plastica, e che invece vengono smaltiti insieme a tutti gli altri.
Insomma, mentre le vasche della discarica di Bellolampo si stanno rapidamente riempiendo, mentre il percolato continua a rappresentare un serio pericolo per l’ambiente e le falde acquifere della città, il sindaco e il presidente Marino non sanno che pesci prendere e preferiscono illudere i palermitani con promesse che resteranno sempre tali, invece di dare il via ad una radicale riforma della struttura della Rap, che resta un elefante immobile immerso fino al collo in un pantano senza avere la forza di uscirne.
Dopo essere stati costretti a pagare le tasse più alte di tutt’Italia, i palermitani hanno il diritto di ricevere in cambio un servizio degno di questo nome, senza alcuna zona d’ombra, con strade e marciapiedi puliti, cassonetti regolarmente svuotati e un serio servizio di raccolta differenziata. Dalle parole si passi finalmente ai fatti. I cittadini sono stanchi delle solite promesse demagogiche del sindaco e dei fidi scudieri”.
Com. Stam.
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