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Bambini e Carabinieri insieme per diffondere la cultura di Protezione civile

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A Palermo è partito il progetto educativo per la diffusione della cultura di Protezione Civile: il primo appuntamento si è svolto lunedì presso la scuola “Padre Pugliesi” di via Panzera, nel problematico quartiere Brancaccio di Palermo. In più di 400 sono stati i partecipanti, fra studenti, insegnanti e anche Carabinieri, rappresentanti della Protezione Civile, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, del Servizio 118, del Comune di Palermo, dell’ASP, del Soccorso Alpino e della Croce Rossa. Nel corso di questo primo incontro si sono svolte esercitazioni della durata di circa mezz’ora, con prove di evacuazione dell’edificio scolastico da parte degli studenti, e successivamente i più giovani hanno potuto assistere a delle dimostrazioni realizzate da rappresentanti della Protezione Civili e dei Carabinieri. I ragazzi sono rimasti entusiasti della manifestazione, che si è conclusa con un pasto caldo, somministrato dagli stessi Carabinieri del 12° Battaglione Sicilia, impiegando la “cucina da campo shelterizzata”, utilizzata dai reparti di soccorso dell’Arma. Questo progetto, denominato “Scuola multimediale di protezione civile”, che è già arrivato alla sua settima edizione, è promosso dal Dipartimento Nazionale e Regionale della Protezione Civile, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale. Il prossimo appuntamento è previsto per oggi, presso l’istituto Comprensivo Stratale di Petraia Soprana, a Palermo. Tra Aprile e Maggio simili esercitazioni coinvolgeranno diciotto Istituti Comprensivi di cinque Regioni italiane (Basilicata, Lombardia, Marche, Sicilia e Umbria), allo scopo di approfondire la conoscenza dei rischi presenti nei territori, in modo da avere insegnanti e studenti adeguatamente formati e pronti ad affrontare ogni genere di emergenza o necessità. Già circa 5 mila alunni, frequentati il quarto o il quinto anno della scuola primaria o il primo e secondo anno di scuola secondaria di primo grado, durante l’anno scolastico hanno scoperto, utilizzando una piattaforma multimediale, terremoti, vulcani, alluvioni, maremoti, ma anche rischi che derivano dall’attività umana (industriale, ambientale), imparando i comportamenti da adottare per proteggersi in caso di pericolo attraverso un approccio giocoso e interattivo e di sensibilizzando anche la cittadinanza.

di: Eliseo Davì

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