Si è conclusa la rassegna di letture proposte dall’Assessorato Creatività e Cultura guidato da Marina Castiglione con tre autori con profili letterari diversi.
Nell’infopoint (Ex Circolo dei Nobili), si sono succeduti Michela Gècele che ha presentato I fiumi sotto la città , Guido Mattioni con Conoscevo un angelo e, infine, Piero Riccardi con il suo Riprendiamoci il cibo . I tre appuntamenti, curati personalmente dal vicesindaco Castiglione, hanno visto un crescendo di interesse e di presenze e molti sono stati gli interventi del pubblico, riguardanti il rapporto con la scrittura, le differenze culturali, gli stili di vita legati alla cosiddetta “decrescita felice”. Michela Gècele ha incuriosito per lo stretto legame tra inchiesta giallistica e cibo, ma anche tra rapporti biografici e scrittura. Guido Mattioni ha approfondito il suo sguardo sull’America c dei piccoli centri e delle vite ordinarie, un’America in cui prevale un grande melting pot che nonostante le differenze continua a ritrovarsi unito dentro i valori di libertà, meritocrazia e possibilità di ascesa sociale. In particolare la serata conclusiva, con un giornalista freelance di grande esperienza, ha consentito di approfondire i temi legati ai paradossi della produzione degli alimenti sproporzionata rispetto ai fabbisogni: «Il paradosso -ha spiegato Piero Riccardi- è che il cibo, inteso come merce e non come bene, sta diventando un ulteriore strumento di controllo dei paesi sottosviluppati che sono preda di grandi multinazionali che stanno sequestrando terreni per produrre su terre vastissime cibi da esportare: questa agricoltura non è funzionale ai paesi che già soffrono di mancanza di autonomia, ma è una nuova forma di colonizzazione delle multinazionali.»
Com. Stam.
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