Sicilia

Capaci, minacce di morte al vicesindaco Tarallo: “Nessuno può colpire duro come fa la vita”

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Il bilancio della settimana appena trascorsa si è chiuso in rosso per Capaci: è iniziata con l’incendio doloso del campo sportivo, ancora tutto da chiarire, e si chiude con le minacce di morte rivolte al vicesindaco Roberto Tarallo, che ieri ha trovato nella cassetta della posta di casa una lettera minatoria, anonima, con un contenuto a tinte forti: “Morirai. Fai a fini di u sinnacu ri Partitico”. La lettera si riferisce alle minacce che sono state rivolte al sindaco di Partitico, Salvo Lo Biundo, mediante una lettera lasciatagli all’ingresso del Comune, appena due giorni prima. Tarallo, che quasi dà per scontato che l’intimidazione sia dovuta alle tensioni con gli operai dell’Ato Palermo 1, i quali non ricevono lo stipendio da mesi nonostante le promesse fatte dall’amministrazione comunale, ha già informato dell’accaduto i carabinieri di Capaci e ha dichiarato la sua ferma volontà di sporgere denuncia. “Nessuno può colpire duro come fa la vita,” ha scritto Tarallo su Facebook, “perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente!”. Numerosi sono stati i messaggi di solidarietà, fra cui quello di Salvatore Roccalumera, del Pd di Capaci: «Le gravi minacce di morte rivolte al Vicesindaco di Capaci rappresentano un segnale inquietante al quale è doveroso dare una risposta ferma ed immediata. Al Vicesindaco di Capaci e alla sua famiglia rivolgo la mia sincera vicinanza e solidarietà». Non si sa altro su questa faccenda e bisognerà attendere che gli inquirenti facciano chiarezza, sta di fatto che in questi giorni molte cose “strane” accadono a Capaci.

DI   Eliseo Davì

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